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Gianluca Urbinati saluta i compagni,
‘Fermana squadra unica’

Con un emozionante post su Facebook, Gianluca Urbinati ha salutato ieri i compagni della Fermana dopo la splendida cavalcata iniziata con il ritiro di luglio e terminata domenica con il pari di Fano in semi-finale playoff. Un percorso bellissimo per un gruppo di ragazzi speciali sia dal punto di vista tecnico che umano, che dopo 10 mesi possono definirsi quasi fratelli: nelle parole di Urbinati tutto l’orgoglio e la soddisfazione non solo per gli obiettivi raggiunti, ma anche per le gioie e i sacrifici vissuti insieme.

Gianluca Urbinati

Gianluca Urbinati

«Specie negli ultimi due mesi – ha dichiarato il coriaceo centrocampista canarino, tre reti per lui all’attivo quest’anno – si era creata una coesione Società – tifosi – stampa – squadra unica, che ci ha dato una grande carica per affrontare il finale di stagione al massimo e raggiungere un traguardo che a un certo punto sembrava impossibile».
Urbinati, uno dei leader morali nello spogliatoio gialloblù (il cui soprannome “T-Rex” – coniato da Valdes per la sua capacità di aggredire gli avversari e reso celebre da una esultanza dell’argentino – ha finito per connotare il portafortuna della stagione, con un pupazzo comparso come mascotte in campo durante i festeggiamenti di Recanati) non ha potuto essere in campo domenica insieme ai compagni: ha assistito all’incontro con Iotti (squalificato) ed il Direttore Generale Conti dalla tribuna del “Raffaele Mancini”, in una girandola di sensazioni, che da ex fa ancora oggi difficoltà a descrivere.
«Al pareggio di Russo a tempo quasi scaduto siamo esplosi dalla gioia. Abbiamo creduto tutti che fosse un segnale e che avremmo potuto vincere. Eravamo in vantaggio sia sul piano del gioco che in quello morale. Poi, alcuni episodi sfortunati ed alcune decisioni arbitrali ci hanno penalizzato. Siamo riusciti a pareggiare, ma il 2-2 finale ha premiato i granata in virtù del migliore piazzamento in classifica. Noi comunque abbiamo dato tutto e siamo soddisfatti di quanto dimostrato. Siamo usciti a testa altissima e tra gli applausi ».
E’ dunque il momento di tracciare un bilancio di questa avventura: «Sin dal mio arrivo a Fermo, ho visto una piazza affamata di calcio il cui affetto cresceva di domenica in domenica. Piano piano abbiamo dissipato tutte le diffidenze di inizio stagione e ci siamo regalati un finale in crescendo, con un entusiasmo palpabile che ha coinvolto tutta la città e che ci ha fatto sentire speciali. Sono cose che fanno piacere e che contano immensamente. Le vittorie dell’ultimo periodo non sono state casuali, ma frutto del grande spirito di unione e di sacrificio che ha cementato il gruppo, che ha fatto sì che ognuno di noi mettesse in campo il proprio cuore e che emergessero tutti i nostri valori ed il grande attaccamento alla maglia che abbiamo sempre dimostrato. Mai come quest’anno posso dire che siamo stati tutti e 24 protagonisti. Per questo vorrei fare sinceri complimenti a Mister Destro, che ha saputo gestire una rosa importante e che ha saputo tirare fuori da noi il meglio delle nostre potenzialità, ma anche a ognuno di noi ragazzi, sempre pronti a dare il 110% per la causa».
D’obbligo allora guardare al futuro:«Siamo stati bravi a risvegliare il cuore di una città intera. Proprio per questo non dobbiamo disperdere il gruppo formidabile che si è creato, ma anzi salvaguardare ognuna delle singole parti che ha realizzato questa grande impresa, che deve essere un punto di partenza e non di arrivo per una piazza dalla grande tradizione come Fermo, una delle più calde e importanti delle Marche. Incominciando dal grandissimo Patron Vecchiola, al quale mi lega uno speciale rapporto che va oltre il rettangolo verde e che spero voglia restare al nostro fianco, per continuare con Mister Destro e con ognuno dei miei splendidi compagni e delle varie figure che hanno reso più facile il decorso della stagione, non facendoci mai mancare nulla, l’auspicio è proprio questo, di proseguire un altro anno insieme. Secondo me, con alcuni mirati ritocchi, per la Fermana non sarebbe difficile puntare in alto e togliersi ulteriori belle soddisfazioni. Con la professionalità e la serietà dimostrate quest’anno non sarebbe un sogno puntare alla vittoria del campionato: un successo importante che questa Società e questa città meritano».


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