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La ribellione di una donna,
“Siria Mon Amour” di El Nasif a villa Baruchello

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Nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 18 giugno, Villa Baruchello di Porto Sant’Elpidio ha fatto da cornice ad un evento promosso dalla Commissione alle Pari Opportunità comunale: “Donne e integrazione, tra coraggio e ribellione”, all’interno del quale è stato presentato il libro di Amani El Nasif “Siria Mon Amour”.

L’evento si colloca nel proseguo di un percorso già intrapreso con precedenti iniziative di informazione e sensibilizzazione su problematiche socio/culturali che toccano non solo la realtà femminile ma tutta la comunità.

Presenti per i saluti Istituzionali l’assessore alle pari opportunità Milena Sebastiani e l’assessore alla cultura Monica Leoni. Tra il pubblico anche il consigliere comunale Andrea Balestrieri, la Presidente della Commissione alle Pari Opportunità Provinciale dott.ssa Silvana Zechini e il funzionario regionale dott.ssa Tiziana Tommasi.

Amani El Nasif,  autrice del libro e protagonista dell’incontro, è accompagnata dalla Prof.ssa  Laura Dinale. Amani, di origine siriana, vive a Bassano del Grappa. Si racconta in tutta la sua semplicità e verità attraverso le letture e gli interrogativi che la sua storia ha partorito. La storia di una ragazza costretta con l’inganno e la violenza a subire il destino di un matrimonio combinato, a cui però ha deciso di ribellarsi con tutta la forza e dignità di essere umano e di donna.

 

-“Tu hai coraggio?”

-“Il coraggio ti viene fuori quando ne hai davvero bisogno”.

-”Dove hai trovato la forza?”

-“Non l’ho trovata, ce l’avevo dentro di me”.

-“Come hai resistito?”

-“Bisogna trovarsi in situazioni estreme per capire quanti sogni si  hanno”.

 

Tra questi ed altri passaggi, a tratti emozionanti a tratti scioccanti per la loro crudità, Amani ha voluto trasmettere al pubblico presente l’importante messaggio della tragica lotta che ha vissuto per riprendere se stessa, i suoi sogni, per riscattarsi da una realtà e da una cultura che non riconosce la donna nelle sue libertà di scelta e di azione ma la decodifica come sottomessa ed umiliata, perduta nella sua solitudine, definita “una palla di piombo che non oscilla nemmeno con il vento”.

Ad approfondire queste tematiche, anche l’intervento dell’antropologa Maria Rita Bartolomei che, nel sottolineare lo scontro culturale dei due mondi, siriano ed italiano, ha ribadito come  la violenza sulla donna, in particolare quella psicologica, sia presente in tutte le culture e come l’aspetto universale della sottomissione femminile abbia  purtroppo  una composizione trasversale.

A conclusione, il contributo della dott.ssa Catia Ferrantini, psicologa del centro antiviolenza della provincia di Fermo, in collaborazione con l’associazione ON THE ROAD, che ha fornito utili informazioni sull’attività e le esperienze del centro oltre a scioccanti dati statistici su cui riflettere.

Un incontro all’insegna della sensibilizzazione ed al servizio di una comunità che vuole crescere nella cultura del rispetto.

di Belinda Marini

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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