di Paolo Paoletti
40 chili di hashish ed un chilo di cocaina purissima ancora da tagliare. Si tratta del più grande sequestro di sostanze stupefacenti degli ultimi dieci anni, quello messo a segno dalla Compagnia Carabinieri di Fermo, coadiuvata di militari di Avezzano, Civitanova e con il contributo essenziale del cane Charlie dell’unità cinofila della Guarda di Finanza di Civitanova. Questa mattina, in conferenza stampa, il Capitano della Compagnia di Fermo Roland Peluso ha illustrato nel dettaglio la maxi operazione che potrebbe riservare presto altre novità in ambito nazionale ed internazionale.
LE INDAGINI
I Militari hanno individuato due soggetti sospetti che si muovevano tra il nord Italia e le province di Fermo e Macerata. Entrambi senza lavoro e dunque senza reddito facevano però una bella vita, auto, spese, insomma, qualcosa non riportava. Carabinieri che hanno registrato i movimenti dei due uomini che andavano da città del nord come Milano, Brescia, Bergamo, per passare poi alla zona del bolognese, alla costa romagnola fino a quella marchigiana soprattutto nelle zone di Porto Sant’Elpidio e Civitanova. Fondamentale anche il contatto con i colleghi della Compagnia di Avezzano. Anche loro avevano notato la stessa auto circolare anche in Abruzzo. Da qui il coordinamento interforze e il grande aiuto arrivato da un collega dell’unità cinofila della finanza di Civitanova Marche con il cane Charlie che si è rivelato essere davvero prezioso per scovare la droga.
IL BLITZ
L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba di ieri in una villetta al confine tra Porto Sant’Elpidio e Civitanova Marche, più esattamente nel territorio comunale civitanovese. In campo una squadra quanto mai affiatata che vede ha visto in prima linea anche la polizia giudiziaria della Procura di Fermo coadiuvata dalle stazioni carabinieri di Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio. Appena fatta l’irruzione nella villetta, i militari hanno subito perquisito cucina e sala, rinvenendo 7 mila euro in contanti, telefonini nascosti in vari angoli dell’abitazione e altro materiale per il confezionamento. Controllata anche la macchina. Qui il cane Charlie ha segnalato la presenza di qualcosa all’interno del cruscotto, dietro il pannello del navigatore satellitare. Militari che hanno trovato un ‘sasso’ di cocaina purissima ancora da tagliare dal potenziale valore di mercato di oltre 200 mila euro. Non è finita qui. “Avevamo capito che mancava qualcosa” racconta il Capitano Roland Peluso. Dopo ulteriori controlli infatti i soggetti, due marocchini Adil Moutassir e Tarik Errazzaki, tutti e due di 35 anni, continuavano ad essere nervosi. Uno dei due ad un centro punto ha consegnato spontaneamente una piccolissima quantità di hashish, un paio di panetti da un etto ciascuno. “Pensavano di accontentarci – spiega il Capitano – ma la testardaggine dei militari e l’aiuto fondamentale del cane hanno portato ad estendere la perquisizione a tutto il campo intorno alla villetta e al giardino. Nel casolare usato come deposito attrezzi a fianco dell’abitazione, il cane ha iniziato a segnalare qualcosa nel terreno. Sotto tre metri di terra ed una lastra di alluminio la sorpresa: 40 chili di hashish”. Una menzione speciale al cane Charlie che è riuscito a fiutare la droga nonostante la profondità, il pannello di alluminio e le buste di plastica in cui era avvolta.
UN DURO COLPO AL MERCATO DELLA DROGA
Si parla in totale di 200 mila euro di cocaina e 400 mila euro di hashish tolti dal mercato. Se si considera invece la vendita al dettaglio in piccole dosi, l’importo raddoppia superando il milione di euro di valore. “Sin dal mio arrivo, un anno fa, avevo spiegato come la lotta al traffico di sostanze stupefacenti sulla costa, e non solo, era il mio obiettivo – commenta il Capitano Roland Peluso – non sono uno che molla l’osso e insieme a tutti i protagonisti di questa operazione siamo riusciti ad ottenere questo risultato. Penso che l’Arma dei carabinieri possa avere oggi la soddisfazione di aver tolto dal mercato un grossissimo quantitativo di sostanza stupefacente per buona parte dell’estate”. Secondo una prima ricostruzione l’abitazione era di fatto un polo logistico per la costa: la droga veniva acquistata al nord e i grossi quantitativi venivano lasciati nella villetta e poi consegnati agli spacciatori. I due marocchini si trovano ora nel carcere di Camerino.
POTREBBE ESSERE SOLO L’INIZIO
Cellulari, tabulati, rubriche telefoniche, conti correnti, questo e molto altro il materiale raccolto e al vaglio ora dei carabinieri che non escludono ulteriori risvolti, che potrebbero permettere di arrivare anche a chi acquista la droga, dunque al consumatore, soprattutto per quel che riguarda la cocaina.
Compagnia di Fermo, da cui è partita una vera e propria operazione su scala nazionale e forse anche internazionale. La droga infatti non è italiana e potrebbe arrivare da Paesi Bassi, Marocco,Grecia. A lavoro anche la direzione centrale servizi antidroga di Roma: “Faremo loro le comunicazioni necessarie – ha detto Peluso – per capire la provenienza dello stupefacente in rapporto anche tra polizie estere”. Un’attività coadiuvata dalla dottoressa Francesca Perlini della Procura di Fermo e, trovandosi la villetta nel territorio della Compagnia di Civitanova Marche, sotto il controllo della procura di Macerata.
Compagnia Carabineri Fermo che ha ottenuto il plauso dei due procuratori di Fermo e Macerata e del Prefetto fermano Mara Di Lullo per il grande lavoro svolto.
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