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Rete Studenti Marche: “Basta discriminazione che sfocia nella violenza”

Elena Lippi Rete Studenti Marche

Elena Lippi

Dichiara Elena Lippi, coordinatrice Rete Studenti Medi Marche: “Rimaniamo sconvolti di fronte all’inaudita violenza di questo fatto: un uomo è stato ucciso di botte perché ha tentato di difendere sua moglie che era stata chiamata ‘scimmia’. Si tratta chiaramente di un’aggressione razzista, che deve essere severamente punita per la sua aggravante di discriminazione razziale.”

Continua Lippi: “Vediamo che la situazione sembra peggiorare, l’odio e l’intolleranza sfociano sempre di più in azioni violente. Accogliamo persone che scappano dagli orrori di Boko Haram, come nel caso di Emmanuel, e poi vengono uccise con un tubo di ferro in un “luogo civilizzato” come l’Italia, come la provincia di Fermo.”

La coordinatrice di Rete Studenti Marche: “Ci stringiamo al dolore della moglie di Emmanuel, allo sconvolgimento della comunità fermana, ma condanniamo fermamente questo atto. Come Rete degli Studenti Medi continueremo ad impegnarci nelle scuole e nelle città affinché, in un futuro non troppo lontano, questi orrori non accadano più.”


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