Folta partecipazione all’assemblea aperta del GAL Fermano svoltasi sabato 16 luglio a Montegiorgio. Alla presenza dell’Assessore regionale Fabrizio Cesetti e del consigliere Francesco Giacinti, di molti sindaci dei comuni soci del GAL, di numerosi soci privati, oltre ad una nutrita rappresentanza di operatori economici e professionisti locali, è stato approvato all’unanimità il nuovo Piano di Sviluppo Locale 2014/2020.
Dopo i saluti del Sindaco di Montegiorgio Armando Benedetti, la Presidente del GAL Michela Borri ed il coordinatore Rocco Corrado, hanno illustrato i contenuti del nuovo piano, soffermandosi sulle diverse misure di intervento e sostegno finanziario a favore degli enti pubblici e degli operatori privati del territorio.
In totale oltre sei milioni di euro di contributi a favore del territorio fermano, per un investimento complessivo vicino ai nove milioni, per sviluppare un turismo “culturally centered” nel Fermano, muovendo dall’ipotesi che la valorizzazione strategica del patrimonio culturale sia in grado di massimizzarne la capacità di generare, oltre a valore sociale, anche valore economico, in particolare nel mercato del turismo rurale.
Un ruolo di primo piano nell’attuazione sarà riservato ai Progetti Integrati Locali (PIL), uno strumento innovativo in cui convergeranno più della metà delle risorse del GAL, che mira all’aggregazione di piccoli gruppi (almeno 4 o 5 comuni) che condividono il medesimo progetto di sviluppo, in risposta a specifiche problematiche locali, che dovranno essere condivise anche dagli attori privati del territorio, coinvolgendoli costantemente, dal progetto alla realizzazione.
Borri ha sottolineato come il GAL Fermano sia intenzionato a raccogliere la sfida lanciata dalla Regione Marche ai territori con l’introduzione dei Progetti Integrati Locali, pensati per favorire una migliore finalizzazione e un migliore uso del sostegno pubblico a livello locale, con strategie in grado di accompagnare le relazioni fra gli attori locali e ad aumentare l’impegno civico, favorendo il consolidamento di sufficienti “masse critiche” istituzionali, in un contesto territoriale in cui insistono piccoli e piccolissimi comuni, che stanno incontrando notevoli difficoltà nell’organizzazione e gestione di servizi essenziali per le popolazioni locali. Si tratterà di un approccio dal carattere anche sperimentale rispetto a quanto fatto dal GAL negli anni passati, soprattutto nella promozione di forme di co-gestione pubblico-privato per favorire una maggiore innovazione nell’azione delle istituzioni pubbliche e attenzione degli attori locali verso attività capaci di generare benefici per la comunità.
Il Piano di Sviluppo Locale approvato dall’Assemblea dei Soci sarà trasmesso alla Regione Marche che, a valle dell’iter di verifica istruttoria di propria competenza, ne decreterà l’operatività definitiva.
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