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Giovanardi e Quagliariello: “Marchio infamante su Fermo, ristabiliamo la verità dei fatti”

Idea Giovanardi Quagliariello

 

di Paolo Paoletti

“L’opportunismo d’accatto di tanta parte della politica e la spettacolarizzazione non possono averla vinta sulla storia di una città e di una regione che si caratterizzano per essere il contrario della chiusura e dell’atteggiamento razzista”. Sono le parole dell’ex presidente del consiglio regionale Vittoriano Solazzi che ha aperto l’incontro, questa mattina al bar Lady di Piazza del Popolo, promosso dal Movimento Idea. Insieme a lui i parlamentari di ‘Idea’ Carlo Giovanardi, Gaetano Quagliariello ed Eugenia Roccella, il presidente del centro ‘Namastè’ Edmundo Nabo e la presidente dell’associazione comunità marocchina delle donne in Italia, Souad Sbai.

solazziSulla scia delle riflessioni suscitate dalla morte del giovane nigeriano Emmanuel, si è parlato del rischio di una ideologizzazione dei conflitti, che non aiuta la convivenza civile e l’accoglienza verso chi fugge da persecuzioni e tragedie, ma produce piuttosto un clima di  “opposti razzismi”, simile agli “opposti estremismi” degli anni di piombo. “Bisogna stare molto attenti – ha aggiunto Solazzi – estremizzare ideologicamente i rapporti, non sempre facili, fra una comunità, una nazione, regione, città e coloro che vengono da fuori per mille ragioni, lavoro, per fuggire da guerre, conflitti e povertà è un tema molto delicato. Se non lo trattiamo nel modo adeguato rischiamo una cultura che fa di tutta l’erba un fascio, che finisce nel discriminare al contrario finisce creando il germe di un razzismo di rimando pericoloso. Se passa concetto di razzismo non degli ospiti ma degli ospitanti è un problema della società”.

E’ stato poi il senatore Gaetano Quaglieriello a dire la sua, come già anticipato ieri nell’intervista a Cronachefermane (leggi l’articolo):”Prima di ogni cosa ci sono le persone. Il nostro ricordo e solidarietà va a chi in questa vicenda ha perso la vita, un uomo venuto in questo paese per sfuggire ad una persecuzione anche di carattere religioso”. Quagliariello ha aggiunto: “Non vi è alcun tipo di giustificazione nei confronti di manifestazioni razziste, siano queste anche soltanto un insulto. La nostra presenza qui è contro qualunque tipo di speculazione, sono stati fatti troppi errori. Le conseguenze di questa vicenda possono essere molto serie ed è bene rimettere i fatti sul binario giusto. Si è trattato di una vicenda triste, con un esito che nessuno avrebbe voluto, ma ciò non consente a nessuno di criminalizzare una realtà territoriale che oggettivamente non c’entra assolutamente nulla. Ha sbagliato il Governo a voler fare di questa vicenda un caso emblematico bisognava riportarla alla realtà dei fatti. Non è possibile venire qui e convocare una riunione sull’ordine pubblico come se ci fosse un emergenza. Non è possibile caricare quello che è accaduto oltre ciò che i fatti consentono. Si rischia di avere l’effetto contrario. Trasformare la realtà difficile di una comunità dove vi sono sicuramente problemi d’interazione come in tutta Italia in una situazione dove si sviluppa una conflittualità che non c’è mai stata e non ci deve essere.  Dare centralità ai fatti, riportare la vicenda nei suoi giusti termini a farlo senza avere compiacenza nei confronti di nessuno dei protagonisti, che devono essere giudicati per quello che hanno fatto e non per il simbolo che possono diventare”. sbai roccella quagliariello
II presidente del centro ‘Namastè’ Edmundo Nebo e la presidente dell’Associazione comunità marocchina delle donne in Italia, Souad Sba hanno sottolineato come ad essere errate siano le politiche sull’immigrazione: “Quasi totalmente assenti da questo paese . Ormai l’italiano – ha detto Souad Sba – è arrivato ad una situazione di non sopportazione. Non è razzismo. Purtroppo questo caso ha destabilizzato anche a noi. Organizzare un funerale di Stato quando la situazione non era chiara e possiamo considerarla una bagarre per strada tra due persone. Invece alcuni personaggi hanno approfittato per renderla più politica”.
Edmundo Nabo ha riportato il caso di Davide: “Vengo da Terni, il 14 marzo dell’anno scorso moriva Davide, ucciso da un ragazzo espulso dall’Italia perché pericoloso socialmente che, dopo 7 anni, aveva fatto ritorno come rifugiato. Si è riusciti a contenere la situazione lavorando insieme con adeguate politiche d’integrazione”.

Eugenia Roccella parlamentare Idea sottolinea: “Condividiamo il dolore della moglie di Emmanuel, noi che abbiamo fatto lotte per i cristiani perseguitati. L’accento posto dal governo sul caso di Fermo è sembrato assolutamente strumentale. Un tentativo di allontanare l’attenzione dall’assoluta inesistenza delle politiche d’immigrazione.  La comunicazione sugli sbarchi è solo su salvataggi e non sull’accoglienza. E’ grave perché in questo modo non si governa l’immigrazione ma si esaltano e si fomentano le forme di razzismo”.
giovanardi nebo
A chiudere gli interventi  Carlo Giovanardi: “Per me ogni uomo è mio fratello. Quando eravamo al governo abbiamo regolarizzato 730 mila immigrati. Sono sempre stato contrario ai linciaggi, quando è stato sollevato questo caso mi sarei di permesso di dire, se solo non vi avessero dato la parola in aula, che i fatti andavano approfonditi. Il premier Renzi fin dall’inizio ha messo i 9 italiani sgozzati ad Dacca, i 5 poliziotti uffici a Dallas e il fatto di Fermo sono sullo stesso piano. Fermo e le Marche sono finiti nei giornali di tutto il mondo. Quello che avrei detto in aula è che mi sembrava sgradevole fare questo paragone. Tutto questo, alla luce di quello che è avvenuto dopo, è vergognoso. Si è bollato il popolo italiano come un popolo razzista.  Un razzismo al contrario che ha discriminato gli italiani. In Italia devono essere trattai uguali tutti, ognuno deve rispondere delle azioni che fa, non c’è l’aggravante che sei italiano o che sei extracomunitario. Questa è uguaglianza. Le nostre autorità hanno dato all’Italia alle Marche a Fermo questo marchio infamante. Bisogna reagire, bisogna dire la verità”.

Idea Giovanardi Quagliariello solazzi


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