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“Sconfinamenti” dello Sprar
approda nei quartieri

PORTO SAN GIORGIO - Si chiamerà "Sconfinamenti", tre gli incontri con i quartieri

sprar_psgGli operatori e gli utenti del progetto Sprar (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) “Sconfinamenti” di Porto San Giorgio, invitano tutti i cittadini e le associazioni locali a partecipare agli incontri nei quartieri, nell’occasione dei quali sarà presentato il progetto medesimo, che viene attuato sul territorio comunale. Maggiori informazioni sulla pagina facebook.

Questo il calendario degli incontri, tutti alle 21.15:
I° Incontro giovedì 22 settembre – Porto San Giorgio Centro – Parrocchia San Giorgio Martire presso Ricreatorio San Giorgio
II° Incontro martedì 27 settembre – Porto San Giorgio sud – Parrocchia Cristo Gesù Redentore presso il teatro parrocchiale
III° Incontro lunedì 3 ottobre – Porto San Giorgio Nord – Parrocchia Sacra Famiglia presso il teatro parrocchiale
Al termine di ogni incontro verrà offerto un piccolo buffet a tutti i presenti.
Il Sistema di Protezione Richiedenti Asilo (SPRAR), istituito dalla legge 189/2002, è un’iniziativa nazionale che ha come obiettivo l’accoglienza, la tutela, e l’integrazione dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei titolari di protezione sussidiaria o umanitaria. E’ l’unico sistema pubblico di accoglienza, non “emergenziale”, affidato con bando pubblico e finalizzato a facilitare i percorsi di inserimento sociale dei richiedenti asilo e rifugiati, superando la sola distribuzione di vitto e alloggio, e prevedendo anche misure di integrazione volte alla costruzione di percorsi individuali verso la riconquista di un’autonomia perduta. I richiedenti asilo, i rifugiati e i titolari di protezione sussidiaria o umanitaria non sono migranti come tutti gli altri. Sono cosiddetti “migranti forzati”, persone che sono costrette a lasciare il proprio paese a causa di conflitti o perché rischiano di subire persecuzioni individuali di natura politica, etnica, razziale, religiosa, sessuale. Il nuovo progetto in partenza a Porto San Giorgio, che si affianca ad un altro analogo esistente sul territorio comunale da dieci anni, è stato chiamato “Sconfinamenti”. Questo nome non è stato scelto a caso ma sta a sottolineare la necessità di superare i “confini” creati dai pregiudizi e luoghi comuni, costruire ponti non muri, per capire una volta per tutte, che sono molte le cose che ci uniscono e che la diversità non è una minaccia, ma una ricchezza.

 

 


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