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La Lega Nord torna su Mancini e bombaroli: “Ingigantimento mediatico e negativo dei fatti”

IL CASO - I due esponenti leghisti Milco Mariani e Fabio Senzacqua a don Vinicio Albanesi: "Aiuti anche chi, nel nostro territorio, vive una vita da indigente. Lo faccia senza discriminare"
Fabio Senzacqua

Fabio Senzacqua

 

milco-mariani

Milco Mariani

Milco Mariani  e Fabio Senzacqua della Lega Nord tornano sul caso Mancini e sugli sviluppi delle ultime settimane. “La Lega – esordiscono Mariani e Senzacqua –  non può esimersi dall’entrare nel merito e dal prendere posizione sui fatti fermani avvenuti in seguito alla rissa che ha causato la morte dello sventurato Emmanuel e la carcerazione del 39enne fermano.  Una pagina a dir poco vergognosa per il nostro territorio. Un sacerdote temerario e uno stuolo di sinistrorsi hanno attentato gravemente alla reputazione della provincia fermana”.

Mariani e Senzacqua che aggiungono: “A distanza di due mesi, i fatti sono oramai più che chiari: dinamitardi ai domiciliari, e Mancini ‘teoricamente’ anche lui ai domiciliari.  Nessun collegamento tra gli episodi, se non l’ingigantimento mediatico/negativo dei fatti.  La procura è limpida nel suo operato, nel dire che il Mancini è stato aggredito, e la sua è stata nient’altro che una reazione, tra l’altro tenue (visto che il pugno ha causato solo ferita al labbro niente più). Riguardo i bombaroli: solo due ‘cani sciolti’, in una sorta di delirio anti-sistema. Anche se il termine migliore per loro sarebbe ‘Petardaroli’ ma il sacerdote temerario non ci sta: è notizia di questi giorni che si costituirà parte civile nel processo Mancini”.

Lega nord che si riferisce poi all’articolo apparso su Repubblica: “Il sacerdote temerario, inoltre, si è lanciato proprio due giorni fa, su una testata nazionale, in un appello volto a denunciare l’isolamento in cui si trova e il comportamento dei fermani, a suo modo di vedere, rei di aver preso le parti di Mancini, anche se noi crediamo che i fermani, piuttosto, se la siano presa proprio con il prete in questione. Un modo velato di rinfrescare il suo giudizio sui fermani proposto a caldo, durante la indignitosa conferenza stampa che ha scatenato il putiferio sulla nostra provincia. Don Vinicio stia al suo posto una volta per tutte, e faccia ciò per cui ha preso i voti. Piuttosto, aiuti anche chi, nel nostro territorio, vive una vita da indigente. Lo faccia senza discriminare; spesso, questa, è gente che non ha il coraggio di chiedere aiuto e soffre. Altrimenti, ci faccia il piacere, i danni che ha fatto, già bastano e avanzano: se ne vada!”


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