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Terremoto e scuola, l’opposizione interviene e propone: 580 mila euro per il recupero
del plesso di Santa Maria

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Il problema della staticità delle scuole montegranaresi è antico e conosciuto ma si è ripresentato in tutta la sua drammaticità in seguito all’ultimo sisma del 24 agosto. Il dibattito in città è molto acceso e sentito, in particolare riguardo il plesso scolastico di Santa Maria che presenta criticità e che è stato oggetto di continui sopralluoghi tecnici per stabilirne la sicurezza, ultimo dei quali due giorni fa al cui seguito è stato stabilito dal Sindaco che la scuola risulterebbe sicura.

Non è d’accordo l’opposizione consiliare che ha convocato per oggi una conferenza stampa per illustrare il punto di vista della minoranza. E’ l’opposizione unanime a parlare dell’argomento, come tiene a specificare Mauro Lucentini di Viviamo Montegranaro che sottolinea come, per una questione così importante, che investe la sicurezza dei cittadini e, nella fattispecie, dei più piccoli non ci sia stato bisogno neanche di confrontarsi in quanto la problematica e le sue soluzioni sono parse subito chiare a tutti i rappresentanti dei vari schieramenti.

Posto che nessun edificio scolastico montegranarese è realmente a norma antisismica, e lanciare messaggi rassicuranti non serve a nulla, come dice Endrio Pavoni del Movimento 5 Stelle, è importante capire che il plesso di Santa Maria presenta problemi notevoli. Nel corso della passata consiliatura, con sindaco Gastone Gismondi, era stato dato incarico all’ingegner Renzi di redigere una relazione sulla staticità dell’edificio scolastico. Tale relazione, in possesso dell’attuale amministrazione, evidenzia come lo stabile: “Mostri diverse criticità da un punto di vista sismico”.

Gianni Basso non ha mezzi termini sui rilievi che hanno indotto il Sindaco Mancini ad aprire la scuola e chiede chiarimenti sui controlli effettuati nel certificarne la non pericolosità.  Il fabbricato, ricorda Basso, è stato edificato nel 1971, quindi prima dell’entrata in vigore della prima legge antisismica. Era a norma allora, dice Basso, ma non può più esserlo, anche in seguito ai numerosi terremoti che si sono susseguiti nel tempo.

L’ingegner Renzi, oltre alla relazione, ha presentato un progetto per la sistemazione e l’adeguamento della scuola, un progetto la cui realizzazione costerebbe 580.000 Euro. Da qui nasce una proposta di delibera da presentare al prossimo Consiglio Comunale la cui convocazione è stata richiesta entro 20 giorni, in cui si propone di deliberare di investire nella realizzazione di questo progetto. Nella stessa mozione sono contenuti dei suggerimenti su come reperire i fondi necessari, partendo appunto dal dirottamento delle somme di bilancio destinate al progetto di viale Gramsci per destinarli alla salvaguardia dell’incolumità dei cittadini e dei bambini.

 

Luca Craia

 


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