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Tutelare Montegranaro
da un possibile inceneritore di rifiuti,
la mozione dei 5 Stelle

POLITICA - L’ipotesi, secondo i 5 Stelle, è da considerarsi tutt’altro che remota visto quanto previsto nel decreto del presidente del Consiglio dei Ministri approvato l'estate scorsa
I 5 Stelle montegranaresi

I 5 Stelle montegranaresi

di Loredano Zengarini

Nella mattina dello scorso giovedì, il Movimento Cinque Stelle di Montegranaro ha presentato una mozione che, se approvata, impegnerebbe il Sindaco e l’amministrazione di Montegranaro ad opporsi alla realizzazione di un inceneritore di rifiuti nel nostro territorio.
L’ipotesi è da considerarsi tutt’altro che remota visto quanto previsto nel Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei Ministri) approvato il 10/08/2016 . Nello stesso viene “assegnato” alla regione Marche un inceneritore da 190.000 t/anno, attribuzione che ha spinto il gruppo locale a sollevare la questione e presentarla ai consiglieri e gli amministratori del nostro paese.
Se è chiaro e ormai inequivocabile quale danno alla salute e all’ambiente possa arrecare una struttura del genere sussistono anche dubbi sulla procedura utilizzata che obbliga la Regione Marche alla realizzazione dello stesso.
“L’assessore Roberto Basso, qualche giorno fa – spiegano i 5 Stelle –  ha gioito sui social dei risultati degli ultimi mesi conseguiti dalla raccolta differenziata montegranarese. Bene: al netto delle tantissime criticità sempre più evidenti di questo modalità di raccolta per la quale continuiamo ad essere molto perplessi, ne siamo compiaciuti anche noi. Se a chi amministra Montegranaro sta davvero a cuore il miglioramento dell’efficacia dell’opera di differenziazione, della cultura delle 5R (Riduzione, Riuso, Raccolta, Riciclo, Recupero), di una politica che tuteli territorio e cittadini, non avrà difficoltà ad impegnarsi per opporsi a questa scellerata prescrizione che arriva da Roma. La cosa più preoccupante è che se il 4 dicembre i ‘Sì’ dovessero essere maggiori dei ‘No’ in merito al quesito referendario costituzionale, una mozione come questa sarebbe davvero inutile. Infatti tra le storture di questa riforma, questioni come queste ascrivibili ad ambiti “di interesse nazionale” (Energia, Sanità, Politiche Sociali…), passano, senza veto alcuno o quasi, in mano allo stato centrale. In quel dannato caso, le imposizioni e le ingerenze che arrivano da Roma diventerebbero a norma di legge. I malati, l’inquinamento e la devastazione di un territorio, invece, sarebbero tutti nostri. Un bel guadagno, non credete?”


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