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I consiglieri regionali d’opposizione
chiudono al ‘Giusti’ il loro tour
per il no al referendum

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Si chiude a Sant’Elpidio a Mare la campagna dei consiglieri regionali di Lega nord, Fi e Fdi, per il no al referendum. Questa sera alle 21, infatti, il capogruppo FI in regione, Jessica Marcozzi, la consigliera regionale della Lega, Marzia Malaigia e il portavoce regionale Fdi, Carlo Ciccioli (con la consigliera Elena Leonardi assente per impegni istituzionali altrove) si sono incontrati all’auditorium Giusti per ribadire il no al referendum.

E in collegamento telefonico anche il vicepresidente della Camera dei Deputati, Simone Baldelli (FI).

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Simone Baldelli

“E’ una una riforma, quella proposta dal Governo Renzi, pasticciata e nociva per il Paese. Contestualmente, non essendo previsto il quorum, si invitano tutti gli elettori ad andare a votare e a votare No per difendere la nostra Costituzione, la nostra Democrazia e il nostro Paese. L’Italia, infatti, in caso di vittoria del Sì, sprofonderebbe in un centralismo dello Stato con un colpo letale al diritto di scelta degli Italiani che non godrebbero di alcun beneficio, anzi sarebbero sempre più succubi di un Governo accentratore, distinto e distante anni luce dai problemi dei cittadini. Si tratta, infatti, di una finta riforma che – hanno detto gli esponenti di Lega nord, FI e Fdi – comporta solo un decimo del risparmio spacciato dal premier Renzi. Si ridurrebbero le Regioni a enti amministrativi senza alcun potere decisionale. Si taglierebbero fortemente gli spazi di partecipazione democratica dei cittadini che non potranno più scegliere i loro rappresentanti politici, non potranno più  proporre referendum consultivi o leggi di iniziativa popolare dove la raccolta di firme minima passa da 50 mila a 150 mila. Tutta Forza Italia è schierata per il No. Lo siamo sia nel merito che per dare un segnale al Governo che sta sgovernando la Nazione. Si tratta di una riforma pasticciata che invece di risolverli, complica tutti i problemi degli Italiani. Chi propone questa consultazione referendaria  è, oltretutto, un Governo non legittimato dal Paese, con anche un premio di maggioranza dichiarato incostituzionale. Si va a ledere la democrazia, si introduce una clausola di prepotenza che usurperebbe alle Regioni poteri decisionali. Nessun risparmio. Avremo un Senato part-time con tutti i costi che ne derivano, con senatori non sempre presenti a Roma per gli incarichi locali e non scelti dagli elettori. Con questa riforma si accelererà l’iter legislativo? Altra grossa menzogna. Basti ricordare che siamo il Paese al mondo con più leggi. Non serve una pioggia di leggi ma norme mirate da rispettare. Il premier se ne va in giro per l’Italia a promuovere il suo referendum senza mai affrontare i problemi che attanagliano il nostro Paese e a cui non è riuscito a dare risposte. E’ ora di dire basta, di votare No”.

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Il pubblico presente all’auditorium Giusti


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