Alla lista dei “travestimenti” usati dal malviventi per introdursi furtivamente nelle case dei cittadini, si aggiunge anche quello di tecnici del Ciip. E dopo le segnalazioni delle ultime ore arriva la nota del consorzio con cui si invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione. Quello delle truffe che, spesso, si trasformano in veri e propri furti in appartamento, soprattutto a danno degli anziani, è un fenomeno che non accenna a placarsi. I malviventi, spesso, ben vestiti, quasi sempre in coppie, di recente anche formate da due donne, prendono di mira i loro obiettivi. E poi, con le scuse più disparate, suonano al campanello e si introducono nell’abitazione del malcapitato. Solitamente uno entra e si intrattiene con l’inquilino mentre il secondo sgattaiola nelle camere da letto, arraffa quello che può e, a missione compiuta, fa un cenno al complice. Così entrambi, con una scusa, ma sempre con fare gentile, si allontanano per far perdere le loro tracce con la refurtiva in tasca. Si “travestono”, si diceva, da funzionari delle amministrazioni pubbliche, enti di previdenza, società partecipate dei Comuni e chiedono di controllare contatori, pensioni, conti correnti, e ora anche la potabilità dell’acqua spacciandosi per incaricati intenti a sanare eventuali torti subiti dalla cittadinanza. E invece sono tutt’altro. Evitare di fidarsi anche da cartelli appesi sul petto: spesso sono contraffatti.
L’ultima trovata, in ordine di tempo, è, infatti, quella di tecnici della Ciip. Per questo motivo l’ente che gestisce il servizio di fornitura di acqua per usi civili ed industriali nel territorio della provincia, sulla base di segnalazioni pervenute: “Invita i propri clienti a voler diffidare di persone che si presentano, in qualità di tecnici della Ciip spa, proponendo di effettuare analisi sull’acqua di rubinetto per verificarne la potabilità. Si tratta di una truffa, in quanto Ciip spa esegue i propri controlli regolarmente tramite laboratori specializzati. Tale truffa – comunica il presidente della Ciip, Giacinto Alati – è stata riscontrata, nello specifico, nella zona di Fermo, ma è importante che tale segnalazione arrivi ai cittadini dell’intero territorio gestito dalla Ciip spa dove queste persone potrebbero agire“. Venerdì, invece, una coppia di donne, ben vestite e italiane, almeno stando al loro accento, hanno suonato alla porta di un’anziana a Porto Sant’Elpidio, chiedendole di controllare la pensione per presunti errori nei conteggi. Ma quando alla porta, da dentro casa, è comparso anche un giovane, forse il nipote della “vittima”, quelle due donne hanno detto di essersi confuse tra nominativi e indirizzi e si sono subito allontanate per spostarsi chissà dove, magari cambiando proprio Comune. Sì perché spesso il modus operandi dei ladri-truffatori è proprio quello di colpire in un Comune per poi cambiare aria, spostarsi di diversi chilometri, in un’ipotetica staffetta tra la costa e l’entroterra.
Le raccomandazioni delle forze dell’ordine, contro un fenomeno che investe tutto il territorio senza distinzione di Comuni, sono ben precise: “Evitare sempre di fare entrare gente in casa. Vorrei ricordare che – spiega il comandante della compagnia dei carabinieri di Fermo, il capitano Roland Peluso – in casa entrano solo le forze di polizia con autorizzazione del magistrato. Anche nel caso dei contatori, le letture le possono fornire direttamente gli utenti ai tecnici. Per una verifica si può telefonare ai numeri degli enti di riferimento di cui i truffatori e i ladri si spacciano per dipendenti, ma mai chiamare i numeri forniti da questi ultimi. Potrebbero essere i recapiti di eventuali complici. E poi vale sempre la mossa con cui si può prendere tempo, sempre lasciando gli sconosciuti fuori casa, e chiamare le forze dell’ordine. Comunque tutte le informazioni utili per contrastare questo fenomeno sono sul nostro sito internet (LEGGI LE RACCOMANDAZIONI DEI CARABINIERI)“.
g.f.
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