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Villaggio del Lavoro, il Comune pronto a ripartire insieme ai privati

MONTEGRANARO - L'assessore Aronne Perugini fa il punto su una situazione oggetto che si trascina da oltre un decennio

Per la giunta comunale di Montegranaro è tempo di focalizzare i vari passaggi sulla questione del Villaggio del Lavoro. Perché? Per fare il punto su una situazione al centro di critiche da parte dell’opposizione, nate a seguito della situazioni di disagio che puntualmente vengono a crearsi ogni qualvolta le condizioni meteo mettono a dura prova la pazienza degli imprenditori e di chi è costretto a condividerne le sorti, perché lavora in una zona ormai da un decennio lasciata all’incuria a seguito del fallimento della Calepio Scavi.

Nel corso della conferenza stampa convocata nell’ufficio del sindaco, oltre alle risposte alle critiche mosse dall’opposizione, si mostra un timido ottimismo sullo sblocco della vicenda, che a livello giuridico, come affermato dall’assessore Perugini, va affrontata con le dovute cautele. Annunciato anche un incontro con gli imprenditori che operano nella zona di Piane di Chienti interessata dalla vicenda, che si terrà nei prossimi giorni. “Una volta insediati, dopo poche settimane ci siamo ritrovati un contenzioso con un privato, che lamentava anche il mancato rapporto con l’Amministrazione precedente, determinante per poter elaborare un progetto di completamento dell’area visto che riguardava la costruzione dell’impianto di sollevamento. Questa operazione ci è costata 100 mila euro e abbiamo messo le basi per affrontare finalmente il problema. Ci siamo anche trovati una sentenza della Cassazione che ci costringeva a pagare 170 mila euro per un esproprio proprio nell’area Piane di Chienti e siamo riusciti a chiuderla a zero. Erano situazioni che stavano lì da un decennio, ma oggi su quella zona possiamo ripartire”.

Il discorso quindi si sposta su come verrà affrontata la questione nel prossimo futuro. “Quasi sicuramente a marzo, cioè nei tempi previsti, si partirà. Sono 2.600.000 di euro di opere di urbanizzazione. Abbiamo anche posto le basi per la soluzione della Mezzina, il 13 marzo ci sarà un incontro importante e anche lì metteremo in campo l’iter amministrativo per far ripartire l’urbanizzazione”.

Intervenire sulle strade senza avere la certezza di recuperare poi soldi che saranno spesi su  proprietà che non sono del Comune: questo è il problema che frena l’ intervento dell’Amministrazione. A livello giuridico pesa anche la presenza dell’esposto degli M5S su come si è operato in precedenza proprio in merito alla vicenda. “Nello specifico degli interventi sulle strade, sollecitati dagli imprenditori – aggiunge Perugini – il problema non è l’autorizzazione della curatela fallimentare, come qualcuno vorrebbe far credere, ma al contrario è quello di spendere risorse pubbliche su un’area mai acquisita. E va aggiunto che su questa vicenda una forza politica che siede in Consiglio comunale ha fatto un esposto alla Corte dei Conti. Noi riteniamo di riuscire ad intervenire a breve, come abbiamo detto anche in passato, mediante l’intervento dei proprietari delle aree partendo proprio dalle strade in questione con la realizzazione delle opere di urbanizzazione previste nei 2,6 milioni; se ciò non fosse possibile in tempi rapidissimi, valuteremo tutte le opzioni sul campo, ivi compresa quella della realizzazione diretta degli imprenditori. Con la certezza che faremo il tutto nella massima legalità e valutando tutti gli aspetti della complessa situazione giuridica”.

A concludere gli interventi arriva quello del vice sindaco Endrio Ubaldi. “Il Comune di Montegranaro è creditore di circa un milione di euro per ICI non riscossa, per interessi e sanzioni prima della dichiarazione di fallimento della Calepio, unitamente ai lavori fatti in anticipazione sempre nel periodo pre fallimentare pari ad oltre 160 mila euro, compresi nella cifra sopra citata. In questa vicenda, sin dal primo momento, abbiamo cercato di tutelare i nostri imprenditori al fine di non far spendere altre importanti somme”.

Loredano Zengarini


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