di Andrea Braconi
Ci sono manifesti e manifesti. La scorsa settimana si è discusso molto a Porto Sant’Elpidio su quelli del rapper Bello Figo e del suo concerto falso al Palasport. Territorio fermano che, per certi versi, si è ritrovato protagonista di una vicenda che ha toccato città come Milano, Torino e Padova, del quale hanno parlato, tra le varie testate, La Repubblica e La Stampa.
Il manifesto in questione riguardava un bambino, piuttosto paffuto, e per settimane si è dibattuto su chi fosse e sul perché di quelle affissioni.
Poi la verità: in quella foto c’è Michel Mudimbi, anch’esso rapper, residente a San Benedetto del Tronto; uno scatto della sua infanzia che campeggia anche sulla copertina del suo primo cd, in uscita il prossimo 24 marzo.
“Non sapevamo nulla delle foto sui muri – spiega Stefano Luciani, titolare di Nufabric Records di Fermo, etichetta discografica dell’artista – e ipotizziamo ci sia qualche fan dietro, considerato che Michel è molto conosciuto e che negli ultimi anni ha girato molto l’Italia. È stato un lavoro lungo quello in studio, nel qualche lui stesso ha dimostrato la sua grande crescita nella scrittura e nell’interpretazione. Sono stati coinvolti 7 produttori, in quanto si tratta di un album con dentro tanta musica diversa, davvero trasversale e con un unico elemento comune: la voce di Mudimbi”.
E dalle vendite si capirà anche se certe affissioni, in un mondo sempre più virtuale, pagano ancora o no.
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