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Ex-allievi ITI Montani vicini agli studenti,
al teatro si riflette sul bullismo

FERMO - Un linguaggio nudo e crudo quello usato da Luca Pagliari che ha sicuramente toccato sul vivo i ragazzi. Testimonianze di chat colme di cattiverie, parole pesanti, accuse, minacce, ricatti che hanno portato anche alla morte

di Nunzia Eleuteri

Bullismo e Cyberbullismo: temi importanti protagonisti questa mattina al Teatro dell’Aquila di Fermo.

Un evento voluto e organizzato dall’associazione “Ex-allievi ITI Montani” presieduta dall’imprenditore Stefano Luzi.

Il saluto del Prefetto, Mara Di Lullo, ha dato il via ad un approfondimento importante per questo momento storico dell’era virtuale in cui alle tradizionali “tecniche” di bullismo si sono aggiunte quelle di un cyberspazio davvero difficile da tenere sotto controllo:“Sono certa che Fermo sia una provincia sensibile e che non presenti situazioni pesanti di bullismo ma teniamo alta l’attenzione perché le parole possono diventare una forma di violenza – ha esordito il Prefetto – parole che possono ledere la dignità. Siate attenti.”

Non un applauso ma quasi un tifo da stadio ha accolto il Sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. Un boato di gioia è addirittura esploso quando il sindaco ha “confessato” di avere avuto un 8 in condotta in IV liceo. Se qualche mese fa Paolo Calcinaro poteva essere amato dai giovani per aver chiuso più volte le scuole per ragioni di sicurezza (sisma o neve), da oggi, il primo cittadino di Fermo, sarà addirittura idolatrato per questa ammissione di “colpa”. Con un sorriso ha però voluto sottolineare:“Andare un po’ oltre le righe può accadere ma quello che vi raccomando è di mantenere sempre fisso un principio fondamentale: il rispetto dell’altro. Non travalicate mai questo limite!”.

Il presidente dell’associazione Ex Allievi ITI Montani, Stefano Luzi, ha espresso tutta la solidarietà agli studenti mettendo in risalto come l’associazione sia loro vicina sui grandi temi:“Siamo nonni, genitori ma anche ragazzi. Gli ex allievi vogliono essere parte del vostro mondo e si preparano ad avervi in associazione appena avrete finito il percorso di studi. Ma ora, anche ora, vogliamo esservi accanto e lo facciamo attraverso queste iniziative”.

Parole rafforzate anche dalla preside dell’istituto Montani, Margherita Bonanni:“Il fenomeno del bullismo è oggetto di attenzione da parte della nostra scuola con eventi e approfondimenti perché voi ragazzi non vi sentiate mai soli. Importante è il colloquio continuo con le vostre famiglie. Scuola e famiglia sono le vostre colonne portanti. Non dimenticatelo mai.”.

Un teatro, colmo di studenti, che all’inizio ha faticato a trovare concentrazione ma che durante il film #dodicidue ha saputo catturare l’attenzione di tutti.

Luca Pagliari, regista e giornalista, ha condotto l’intera mattinata raccontando il suo incontro con Alice, protagonista del corto, studentessa sedicenne vittima di bullismo e che da questa trappola è riuscita a liberarsi proprio grazie al giornalista che l’ha ascoltata.

Un linguaggio nudo e crudo quello usato da Luca Pagliari che ha sicuramente toccato sul vivo i ragazzi. Testimonianze di chat colme di cattiverie, parole pesanti, accuse, minacce, ricatti che hanno portato anche alla morte:“È facile ferire una ragazza ed etichettarla come ‘facile’ solo perché magari ha scelto un ragazzo invece di un altro. È facile lasciare un segno indelebile su di lei. Non dovete! Non tutti sono in grado di sopportare questo dolore!”.

Questa la calda raccomandazione che ha fatto e stesse considerazioni per i ragazzi che troppo spesso vengono attaccati sull’aspetto sessuale, a volte anche non rappresentativo della realtà, e che tra messaggi, post e chat vivono un incubo da cui non riescono a svegliarsi…

Una tristezza che potrebbe essere risparmiata, che non vale la pena. Non ci sono ragazzi o ragazze migliori o peggiori. Ogni essere umano ha le sue caratteristiche. Ogni essere umano ha diritto ad essere rispettato e a mantenere integra la sua dignità. La vita ha un valore inestimabile. Sempre e comunque. Non va mai messa a rischio, soprattutto per cause banali ed evitabili.


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