di Andrea Braconi
Sono stati oltre 2.000 gli studenti che a Grottammare, questa mattina, hanno partecipato alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera e che si celebra proprio il 21 marzo.
“Come Itis Montani abbiamo portato 5 classi del biennio – spiega l’insegnante Diletta Parrino -, tre prime e due seconde che hanno aderito ad un importante progetto coordinato da Susi Marziali. Come preparazione alla giornata, ieri abbiamo visto il film “Lea” di Mario Tullio Giordana, prodotto da Rai Fiction, veramente bello ed intenso. Riguardo all’evento di oggi, posso dire che l’atteggiamento dei ragazzi è stato molto rispettoso e corretto. Dopo un concentramento alla stazione ferroviaria, abbiamo fatto un piccolo tragitto a piedi per raggiungere la piazza davanti al Kursaal. Lì c’era il punto di raccolta ed un palco dal quale sono stati letti, sia da parte delle autorità presenti, dei referenti di Libera e degli studenti i nomi di oltre 900 vittime della mafia”.
A colpire i più giovani sono state soprattutto le parola della zia di Attilio Romanò, imprenditore ucciso nel 2005 dalla Camorra. “Una donna molto determinata, che oggi vive nelle Marche ed è responsabile di Libera comunicazione. Ha detto chiaramente quello che noi cerchiamo di trasmettere ai ragazzi, e cioè che la Mafia rappresenta il nostro disimpegno e la nostra superficialità e che quando non c’è un atteggiamento civile la stessa Mafia attecchisce, provando danni devastanti, in termini economici, di legalità ma soprattutto culturali”.
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