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Settore Moda: nuovo modo
di approcciare il mercato di Dubai

FERMO - Presenti in Camera di Commercio, rappresentanti delle imprese aderenti protagoniste del progetto: Eliza di Venezia, Calzaturificio CAF, Calzaturificio Marilungo e la fashion designer Carla Eusebi

di Alessandro Giacopetti

Un nuovo modo per le imprese artigiane di approcciare il mercato degli Emirati Arabi Uniti. E’ quello presentato oggi presso la Camera di Commercio di Fermo nell’ambito del progetto Emirati Arabi Uniti, cui hanno aderito 4 imprese artigiane del settore Moda. E’ ideato da Confartigianato Ascoli Piceno – Fermo e cofinanziato dalla Camera di Commercio di Fermo. Obiettivo: realizzare un’indagine di mercato e favorire promozione e internazionalizzazione delle imprese in un mercato difficile, caratterizzato da un eccesso di offerta rispetto alla domanda, ma che presenta ancora possibilità di penetrazione da parte del Made in Italy.
Un progetto suddiviso in tre fasi, a partire dall’inquadramento della situazione esistente in quel mercato e all’individuazione dei suoi punti di forza/debolezza, seguito poi dall’esposizione dei prodotti stessi. La terza fase ha previsto il controllo e il mantenimento dell’iniziativa commerciale e un monitoraggio che porterà a capire quali azioni migliorative potranno essere messe in atto.
In particolare oltre dal 6 all’8 aprile i prodotti sono stati ospitati nell’unica boutique Rolls Royce esistente al mondo con la presenza di suoi clienti.
Maria Desirée Basili, uno dei coordinatori del progetto per la Confartigianato Ascoli – Fermo ha spiegato che “si parla spesso di Dubai come un mercato in cui qualsiasi impresa possa vendere di tutto. In realtà c’è maggiore offerta rispetto alla domanda e per entrare bisogna essere bravi, e farsi accompagnare nel modo giusto. La differenza con altri progetti è che non abbiamo fatto una semplice esposizione ma c’è stata una analisi del mercato locale e una proiezione per il 2017. Poi abbiamo collocato i prodotti delle 4 imprese aderenti al progetto in una location di prestigio come La Villa, dedicata (anche ma non solo) all’abbigliamento. I possibili clienti sono stati accompagnati nella visita ai prodotti al suo interno. L’operazione partita nel 2016 prosegue tutt’oggi nel 2017. Le scarpe da uomo e donna hanno avuto un successo particolare perché sono state scelte dopo uno studio sui gusti e sulle potenzialità del mercato locale. Sono state inserite anche scarpe per il mercato indiano e per il mercato nigeriano di fascia elevata, vista la presenza di compratori di questi paesi con molto denaro contante. Quattro le imprese presenti dopo che hanno risposto al nostro bando, – ha detto ancora Maria Desirée Basili, di Confartigianato Ascoli e Fermo – perché questo è un progetto mirato e personalizzato per la singola impresa con una persona che lo sta seguendo sul posto. Anche una trasmissione televisiva ha mostrato alcuni dei prodotti”.
“La popolazione residente negli Emirati Arabi Uniti è in crescita arrivando a 7,5 milioni entro il 2017 e il 20% di loro ha entrate superiori a 6000 dollari USA mensili” ha fatto sapere in una nota Luca Soricetti presidente interprovinciale della Confartigianato.
Secondo Paola Giuliani, lawyer and brand relation manager de La Villa, che fa da ponte tra imprese italiane e mercato del paese arabo “La Villa è un trampolino di lancio tra l’Italia e il Medio Oriente perché conserva i canoni di bellezza, stile, gusto ed eleganza del nostro paese e vi si può sperimentare l’eccellenza italiana. Vogliamo modificare il modo in cui il Made in Italy viene percepito all’estero. Per questo è una vera e propria villa nella quale esprimere l’artigianalità dei prodotti e non un semplice show room. Il piano terra è dedicato a prodotti da uomo, il primo piano a prodotti da donna. Poi c’è una terrazza dove si organizzano eventi e da dove si vede il famoso palazzo a forma di vela. Quello degli Emirati Arabi Uniti – ha spiegato ancora Paola Giuliani – è un mercato interessante ma diffidente. I clienti con cui trattiamo sono i più ricchi dell’area e acquistano per le maggiori aziende e catene di distribuzione presenti negli Emirati, tra cui una famiglia che detiene 80% della distribuzione di prodotti italiani. Noi facciamo vivere loro una esperienza sensoriale che punta a conquistare il target di riferimento per le singole imprese. Il giro della villa dura dalle 2 alle 3 ore proprio perchè raccontiamo tutto l’impegno che c’è dietro la realizzazione dei prodotti”.
Simone Del Gatto, presidente Confartigianato Calzaturieri Ascoli – Fermo “è stata la professionalità con la quale mi è stato presentato il progetto a convincermi ad aderire. Questa volta, a differenza di simili iniziative svolte in passato, si sono ottenuti risultati e c’è stato un interesse vero, non solo semplici contatti o e-mail. Entro fine mese, da Dubai verranno a visitare le nostre aziende per capire bene se il prodotto che realizziamo e presentiamo è davvero 100% Made in Italy”.
In passato sono stati fatti altri progetti di questo tipo, – ha aggiunto Paolo Tappatà, anche lui coordinatore del progetto – ma noi forse siamo quelli che lo hanno curato meglio. Non tutte le tipologie di prodotti vanno bene per quel mercato e non possono essere portati là. Alcuni, infatti, si sommerebbero all’eccesso di offerta che già c’è”.
Presenti in Camera di Commercio, rappresentanti delle 4 imprese aderenti, protagoniste del progetto: Eliza di Venezia, Calzaturificio CAF, Calzaturificio Marilungo e la fashion designer Carla Eusebi che ha portato a La Villa un elegantissimo vestito che è stato acquistato da una cliente.


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