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Confindustria Fermo non cambia idea:
“Due Camere di Commercio sono la soluzione”

IMPRESE - Il presidente di Confindustria Fermo quanto mai determinato: "Difenderemo la scelta su ogni tavolo.Chi ha spinto per questa delibera a livello politico dovrà assumersi le responsabilità della decisione altamente penalizzante e degli inevitabili riscontri negativi"

 

“Confindustria Fermo non cambia idea: confermiamo la nostra posizione a favore di due Camere di Commercio per le Marche come soluzione migliore”. E’ quanto mai determinata la nota del presidente di Confindustria Fermo Giampietro Melchiorri dopo il verdetto, a sorpresa, del consiglio camerale di Ascoli Piceno a favore della Camera di Commercio unica regionale. Dopo la presa di posizione del sindaco Paolo Calcinaro e dopo le dichiarazioni della presidente della Provincia di Fermo Moira Canigola e Cna (leggi l’articolo), è ora il rappresentante degli industriali fermani a ribadire una posizione già chiara da tempo.

“Siamo certi che Unioncamere comprenderà le nostre motivazioni – spiega Melchiorri – Che ribadiamo in maniera chiara: non condividiamo l’accentramento, che in questo caso significa allontanamento dei servizi dai territori;  non c’è nessuna forma di risparmio;  non sono tre aziende speciali la soluzione alla rappresentatività dei territori e delle peculiarità imprenditoriali. Tra l’altro, c’è una direttiva che parla di Azienda Speciale Unica per ogni regione e soprattutto non ci sono risorse per tre società differenti;   non è accettabile il ragionamento sulla premialità che la regione riserverebbe in caso di fusione in una unica territoriale, parliamo di risorse pubbliche che non sono nelle mani dell’assessora Manuela Bora o del Presidente Luca Ceriscioli.
Infine, la decisione della Camera di Commercio di Ascoli Piceno. Prendiamo atto di una scelta non condivisibile. Chi ha spinto per questa delibera a livello politico dovrà assumersi le responsabilità della decisione altamente penalizzante e degli inevitabili riscontri negativi”.

Melchiorri che conclude: “Per Confindustria Fermo la partita non è chiusa, faremo il possibile agendo sui tavoli nazionali, sia industriali che politici, dove la partita è in corso. Sarebbe importante e auspicabile una presa di posizione degli onorevoli e dei consiglieri espressione delle Marche, che non devono dimenticare che è in gioco il futuro economico di una Regione già in grande difficoltà e che ha bisogno di Istituzioni vicine e pronte a rispondere alle esigenze delle imprese e non a costringere le imprese a seguire i pensieri distaccati dalla realtà della politica”.

 

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