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Garage trasformati in case del sesso:
identificate le lucciole,
segnalati e multati i proprietari

PORTO SANT'ELPIDIO - I proprietari oltre ad essere stati contravvenzionati per non aver comunicato l’affitto all’Autorità di Pubblica Sicurezza, sono stati segnalati sia all’Agenzia delle Entrate (per affitto in nero) ed all’apposito Ufficio del Comune per la variazione della destinazione d’uso dei garage trasformati in mini appartamenti

Nell’ambito delle attività antiprostituzione la polizia ha rintracciato e identificato a Porto Sant’Elpidio, lungo la SS 16, alcune ragazze provenienti dall’est Europa, in attesa di clienti. La polizia ha scovato anche alcuni appartamenti all’interno dei quali veniva di fatto esercitata la prostituzione. A quel punto le lucciole, quasi tutte provenienti dall’Est Europa, sono state identificate. E nei loro confronti verranno adottati i provvedimenti di allontanamento in quanto non in regola secondo la vigente normativa in termine di soggiorno in Italia di cittadini comunitari.

Rilevante è quanto accertato in occasione di un paio di controlli all’interno degli appartamenti dove si esercita la prostituzione. Infatti gli agentii, dopo aver composto l’utenza pubblicizzata negli annunci, sono stati invitati dalle donne che rispondevano al telefono, a raggiungere il luogo dove esercitavano la prostituzione. In un paio di occasioni i poliziotti, raggiunte le lucciole, hanno scoperto che queste si prostituivano all’interno di ex garage trasformati abusivamente in mini appartamenti. I proprietari oltre ad essere stati contravvenzionati per non aver comunicato l’affitto all’Autorità di Pubblica Sicurezza, sono stati segnalati sia all’Agenzia delle Entrate (per affitto in nero) ed all’apposito Ufficio del Comune per la variazione della destinazione d’uso dei garage trasformati in mini appartamenti.


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2 commenti

  1. 1
    Claudio Ramini via Facebook il 26 Giugno 2017 alle 22:21

    Questi sono i problemi veri !!???

  2. 2
    Claudio Tomassini via Facebook il 27 Giugno 2017 alle 7:19

    Sono le stesse logiche del “proibizionismo americano”… ipocrisia alla stato puro.

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