FERMO – Nonostante sia iniziata sabato scorso, primo luglio, la stagione 2017/18 dei giallorossi può già vantare i pilasti principali.
Dopo l’annuncio societario che ha proclamato Mirko Tufoni nuovo presidente del sodalizio fermano ( leggi il nostro articolo nel merito ), ecco aggiungersi repentinamente all’organigramma un prestigioso tassello, diviso nella doppia veste di responsabile del Settore Giovanile e guida tecnica della Prima squadra, impegnata nel campionato di Seconda categoria.
“Ho accettato l’incarico per tre motivi – dichiara quindi Stefano Marcotulli -: il primo parte addirittura a ritroso, e riguarda la condizione che a monte il neo presidente Tufoni ha posto ai soci, vale a dire che si sarebbe candidato al ruolo di vertice societario solo dopo aver parlato con me del progetto; il secondo riguarda l’incontro con lui, dove ho capito che avevo un interlocutore con il quale stavo parlando lo stesso linguaggio calcistico, mentre il terzo motivo riguarda un po’ quel senso di appartenenza che ognuno di noi deve comunque avere. Mi spiego meglio, nella vita prima o poi si ritorna alle origini ed io nel quartiere di Fermo che porta il nome della società ci sono nato”.
Marcotulli, che in carriera da allenatore vanta le panchine di Piane di Montegiorgio, Aries Trodica, Monte San Pietrangeli e Pinturetta, dopo una stagione lontano dal calcio torna dunque in pista.
“Sono comunque contento e consapevole della responsabilità che mi è stata affidata – illustra l’ex mediano della Fermana nei lustri scorsi -, quella cioè di riprendere a far viaggiare il settore giovanile e la scuola calcio partendo dalle competenze tecniche, senza però dimenticare e ringraziare tutte quelle persone che si sono fortemente adoperate fino ad oggi a far crescere la società sotto tutti i punti di vista. So che il lavoro che mi aspetta non sarà semplice, ma sarà comunque gratificante. Un lavoro concentrato su una programmazione basata sul metodo, che deve essere semplice ed efficace per la crescita di tutti i nostri ragazzi. Crescita non solo calcistica ma soprattutto personale sotto tutti i punti di vista: rispetto, delle regole e delle persone, sarà il cavallo di battaglia. La nostra vittoria si baserà nel riuscire a portare in prima squadra i ragazzi del vivaio, nella speranza che alcuni di loro possano rientrare poi in organici di società maggiori. Quest’anno cercheremo di costruire il nostro assetto di Seconda con un mix di esperienza e gioventù, comunque con giocatori motivati e pronti a sposare il nostro progetto in pieno”.
Paolo Gaudenzi
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