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All’interno del cunicolo di Fonte della Ripa con il Gruppo Speleo (VIDEO)

FERMO/RAPAGNANO - Il cunicolo ha una larghezza di 50 cm per 1 metro e 80 di altezza, quasi ostruito da una frana. E' stata eseguita la topografia del sito e realizzata documentazione fotografica raccolta in un video

di Alessandro Giacopetti

Di nuovo nel sottosuolo del Fermano, questa volta a Rapagnano. Il 25 giugno scorso il Gruppo Speleo del Club alpino Italiano ha realizzato una esplorazione nell’ambito dell’attività che svolge. “Già dall’anno scorso si era deciso di esplorare l’antichissima Fonte della Ripa – spiega lo speleologo Massimo spagnoli componente del gruppo – situata nella zona nord del paese di Rapagnano. Leggendo gli scritti di studiosi locali, in zona sono stati ritrovati reperti romani fittili e tracce di muratura, cosa che fa presupporre che la zona potesse essere stata popolata nel periodo repubblicano imperiale.
La fonte è a due arcate e l’idea che abbiamo è che sia più antica del periodo medioevale, cioè esisteva già prima come luogo di attingimento di acqua. Abbiamo esplorato la fonte e fatto i rilievi – racconta Massimo Spagnoli – visionando documenti antichi sulla fonte stessa fatti da storici rapagnanesi. Abbiamo poi capito che loro non erano entrati all’interno dell’ipogeo con una esplorazione sistematica di tipo speleologico, noi sì. Abbiamo quindi corretto alcune incongruenze sui disegni fatti: ad esempio il cunicolo non si trova a sinistra della fonte ma dentro la fonte stessa, in linea con il colle. Le condizione attuali sono molto precarie, dopo i primi 10 metri c’è una frana verso valle per una spinta di versante che rende difficile la prosecuzione. Siamo riusciti a superarla ma poi il cunicolo si interrompe. L’acqua arriva dall’interno della collina con un forte stillicidio e poi dal cunicolo va in due vasche coperte da una volta a tutto sesto. Il cunicolo ha una larghezza di 50 cm per 1 metro e 80 di altezza. E’ stata eseguita una scheda con i dati raccolti, che ha portato alla reale topografia del sito e documentazione fotografica che è nel video”.
Il gruppo era composto da 4 persone: oltre a Massimo Spagnoli c’erano Giuseppe Scoccia, Francesco Miccio e Tonino Marinangeli. “Probabilmente il prossimo obiettivo del Gruppo Speleo si trova a Fermo – lascia intendere lo stesso Spagnoli – ma è ancora prematuro parlarne”.


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