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Camera di Commercio, Di Ruscio lancia la sveglia alla politica locale: “Mobilitatevi per il territorio”

FERMO - Saturnino Di Ruscio: "E’ paradossale che, se da una parte vengono potenziati i servizi dello Stato sul territorio (vedasi Questura), dall’altra si chiuda la Camera di Commercio di Fermo in nome di un presunto risparmio"

 

“Leggo con soddisfazione le dichiarazioni dell’avvocato Alberto Palma, Presidente della Carifermo spa, in merito alle vicessitudini delle Camere di Commercio. Unico, sino a questo momento, a voler rivendicare l’autonomia di questo territorio anche dal punto di vista economico”. Inizia così l’intervento del ex sindaco di Fermo  e consigliere provinciale Saturnino Di Ruscio su una tematica, quella della creazione di un’unica Camera di Commercio regionale,  che sta facendo discutere. Ieri, la nota a firma di Alberto Palma, che ha trovato numerosi consensi (leggi l’articolo).

“In qualità di ex sindaco della città capoluogo che si è speso nei più diversi modi per l’istituzione dell’ente camerale (ricordo il decreto istitutivo dell’allora ministro Scajola del febbraio 2006 ed altri provvedimenti sollecitati personalmente) – scrive Di Ruscio –  nonché come Presidente onorario del Comitato provinciale del NO per la modifica della Costituzione, non posso che rivendicare il mantenimento dell’Ente Camerale della Provincia Fermana. I cittadini il 4 dicembre 2016 hanno detto che sono stufi di questo centralismo e vogliono che il territorio torni a contare come un tempo. La crisi è stata amplificata dallo svuotamento dei territori e degli enti locali. Pertanto, come Comitato, ci rivolgiamo alle autorità politiche locali, regionali e nazionali affinchè modifichino questa assurda legge che vuole spogliare i territori. E’ paradossale che, se da una parte vengono potenziati i servizi dello Stato sul territorio (vedasi Questura), dall’altra si chiuda la Camera di Commercio di Fermo in nome di un presunto risparmio”.

Di Ruscio sottolinea: “Condividiamo le ragioni del Presidente Palma che riteniamo inutile ripetere e, come accaduto nel decennio scorso, invitiamo i sindaci e le autorità politiche regionali e nazionali (deputati e senatori) a portare avanti gli interessi di questo territorio. Come già avvenuto proprio per la Camera di Commercio possono essere presentate proposte di legge e/o emendamenti per modificare queste assurde norme. La Costituzione dice chiaramente che una volta eletti, i deputati e i senatori rappresentano l’intero territorio nazionale, quindi anche la Provincia di Fermo, e non sono obbligati a seguire i diktat dei partiti o ancor peggio delle lobby finanziarie che hanno dimostrato la loro incapacità. Terremo ben presente nelle prossime elezioni l’impegno profuso da questa classe politica per il territorio fermano”.

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