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Giustozzi racconta il Colosseo: ancora oggi fonte di ispirazione per le arti visive

MONTE VIDON CORRADO - Giustozzi percorrerà alcuni dei tanti itinerari alla scoperta del monumento romano più famoso del mondo: il colosseo

Una presentazione di un libro, “Colosseo, un mito del nostro tempo: arte, cinema, fotografia”
del professor Nunzio Giustozzi e una concerto dell’Ensamble di Sassofoni del Conservatorio di Fermo sono i due ingredienti della serata prevista a Monte Vidon Corrado presso il terrazzo panoramico, sabato 22 luglio dalle ore 21.
“Bisognerebbe abbattere il Colosseo e rifarlo uguale ma di plastica”: questo impeto neofuturista tradisce in realtà l’elezione del Colosseo a vera icona della Pop Art italiana come rivela la copertina di “The Colosseum Book”, l’ultimo libro di Nunzio Giustozzi, edito quest’anno da Electa in occasione della grande mostra che racconta la fortuna postantica dell’Anfiteatro Flavio all’interno del monumento stesso.
Dopo essere stato teatro della retorica di regime, il Colosseo continua a essere fonte di ispirazione per le arti visive fino ai nostri giorni. Un solo incontro non poteva bastare per presentare un tema tanto ampio, così dopo la conferenza tenutasi nel mese di maggio al teatro di Porto San Giorgio, sabato a Monte Vidon Corrado Giustozzi tratterà del Colosseo nell’arte e nella società dal ‘900 ai giorni d’oggi. L’autore, attraverso un’ampia e originale selezione di immagini, ci guiderà alla scoperta di opere di artisti noti e meno noti (dal Guttuso dei “Funerali di Togliatti” all’insolito Burri di Italia 90, per citarne solo alcuni, fino al Colosseo in fiamme di Canevari e alla Street Art), dei più grandi fotografi (da Cartier-Bresson a Olivo Barbieri), dei registi che con i loro film (da “Vacanze Romane” a “La Grande Bellezza”) hanno accresciuto la fama del monumento in Italia e all’estero.
Interverrà l’ensamble di sassofoni del Conservatorio di Fermo composto da Vincenzo De Angelis, Adolfo Del Guercio, Letizia Illuminati, Michele Chirichella. Al termine sarà possibile visitare la mostra “Nello studio di Osvaldo. Licini dal lapis alla tela (1926-1956)” nella Casa Museo Licini.


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