“Per la nostra piccola comunità quella di oggi è una giornata storica”. Il sindaco di Montefortino, Domenico Ciaffaroni, ha così salutato il conferimento della cittadinanza onoraria all’imprenditore Enrico Bracalente, amministratore unico della BAG Spa-NeroGiardini. Nella motivazione della pergamena si legge: “In esecuzione della volontà del Consiglio comunale si conferisce all’imprenditore Enrico Bracalente la cittadinanza onoraria per essere stato uno dei più attivi e stimati protagonisti della campagna di solidarietà che si è messa in moto verso Montefortino dopo il sisma del 24 agosto 2016”. A Bracalente sono state consegnate, simbolicamente, le chiavi della città. La cerimonia è stata molto sentita dalla popolazione montana, da dieci mesi duramente provata dal sisma.
“Bracalente – ha sottolineato Ciaffaroni – ci è stato molto vicino in questa tragica circostanza del terremoto. Non lo conoscevo personalmente prima di oggi, eppure ha aiutato in silenzio la nostra popolazione, non ultimo con la donazione al Comune di un modernissimo scuolabus che ci consentirà di servire al meglio i nostri studenti. Ha dimostrato con i fatti di essere un imprenditore illuminato e di tenere al suo territorio, visto il suo costante aiuto destinato alle fasce deboli della popolazione, ai giovani e alla cultura”.
Ciaffaroni ha voluto al suo fianco anche il sindaco di Telgate (Bergamo), Fabrizio Sala, e il comandante dei carabinieri della Compagnia di Montegiorgio, il cap. Gianluca Giglio. Telgate è stato uno dei primi Comuni ad aver aiutato Montefortino dopo il sisma. Il prefetto Mara Di Lullo, impossibilitata a partecipare, ha inviato un messaggio.
Molto emozionato Enrico Bracalente: “E’ per me un giorno speciale in quanto è la prima volta che mi viene conferita la cittadinanza onoraria. Il mio successo, come uomo e imprenditore, l’ho raggiunto anche grazie a questo territorio. Quindi è doveroso ricambiare con piccole azioni. Il terremoto che nei mesi di agosto e ottobre 2016 ha colpito in maniera pesante le Marche, ci ha sconvolto tutti. Io personalmente mi sono sentito in dovere, come feci nel 2009 a L’Aquila, di fare dei piccoli interventi in favore delle popolazioni terremotate. Avevamo deciso di finanziare la costruzione di una struttura polivalente al Santuario della Madonna dell’Ambro, ma questo non è stato possibile. Siamo rimasti comunque vicini a Montefortino e abbiamo donato lo scuolabus. Un servizio in più a beneficio dei ragazzi e delle famiglie che hanno deciso di rimanere a vivere qui a Montefortino nonostante i gravi danni del terremoto. Da sempre frequento questi bellissimi posti di montagna per rilassarmi dopo lunghe e stressanti giornate di lavoro”.
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