PORTO SANT’ELPIDIO – Non c’è due senza tre, recita la massima e così ieri sera l’Italia ha pagato pegno ancora una volta. Nuova finale di tappa contro la Germania e rinnovata amarezza, nonostante il vantaggio effimero messo a segno di testa da Max Tonetto. Nelle altre gare c’è il quinto posto della Svizzera, ai danni del Canada, il terzo è appannaggio dell’Honduras, perentorio sulla Francia. Lo spettacolo ha comunque intrattenuto oltre mille persone, accorse all’Orfeo Serafini e rimaste ben oltre l’una per godersi tutte le premiazioni del passaggio della carovana in riva all’Adriatico fermano.
I TABELLINI
Finale 5° – 6° posto
SVIZZERA 5: Palumbo, Mehmeti, Zeqirai, Mueller, Marrouki, Maissen, Caputo, Jaggi, inus. All. Christian Andreani
CANADA 4: Maraldo, Arapovic, Goyo An., Kara, Martins, Naeem, Gesualdi L., Davis, Lanzagorta. All. Luke Gesualdi
ARBITRI: Trovato e Virgili (Cioni)
RETI: 6’ pt Jaggy, 1’ st Goyo An., 2’ st Maissen, 6’ st Marrouki (rig), 7’ st Martins, 11’ st Naeem, 1’ tt Caputo, 2’tt Davis, 12’ st Zeqirai
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Finale 3° – 4° posto
FRANCIA 1: Ferry, Givet, De Marcellis, Alba, Trudo, Deville, Bertei, Menez, Franzoni. All. Yvonne Franzoni
HONDURAS 6: Peschecheras, Romero, Bardales, Ramirez, Prest, Belard, Vellenos. All. Felix Moncada
ARBITRI: Cioni e Fabi (Luciani)
RETI: 5’ pt Prest, 8’ pt Belard, 10’ pt Peschecheras, 1’st Prest, 5’ st Romero, 2’ tt Belard, 5’ tt Bertei
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Finale 1° – 2° posto
ITALIA 1: Berti, Cudini, Toppi, Del Vecchio G., Badiali, Esposito, Ganci, Ganz, Tonetto, Lorusso. All. Maurizio Iorio
GERMANIA 2: Josch, Friedlein, Mook, Nowak, Schuster D., Schuster J., Metzler. All. Sascha Schmidt
ARBITRI: Trovato e Luciani (Fabi)
RETI: 1’ st Tonetto, 4’ tt Mook, 9’ tt Friedlein
LA CRONACA
Nella finale per il quinto posto inizio deciso della Svizzera, monopolista delle trame di gioco per larghi tratti della gara. Baricentro alto, fraseggio e conclusioni si infrangono spesso sulla resistenza dell’estremo americano Maraldo, che nulla può, però, sulle troppe iniziative elvetiche. Cammin facendo i biancorossi europei vedono poi il Canada prendere coraggio e quindi campo nel replicare, con affilate ripartenze, alla volta di Palumbo. La sfida si accende, il risultato è spesso in bilico, ma per quanto visto sul campo la vittoria degli uomini di mister Christian Andreani è del tutto legittima.
A senso unico la partita tra centroamericani e francesi. Ritmo e giro palla sono state prerogative dell’Honduras, collettivo che ha trovato in Prest e Belard due pedine estremamente interessanti. A poco a poco i biancoazzurri prendono il largo, mettendo la Francia all’angolo, apparsa opaca anche dal punto di visto della condizione atletica. Il 6 – 1 finale in favore della squadra guidata da Felix Moncada è pesante ma rispecchia le proporzioni della perfomance vista sulla sabbia. Giusto il terzo posto per una compagine che, nel complesso, avrebbe certamente meritato anche la disputa della finale.
Non è invece bastato tutto il calore dell’arena elpidiense, gremita in ogni ordine di posto, a spingere gli Azzurri al successo. Era necessario sfatare la doppia sconfitta, sempre in finale, patita per mano dei teutonici in altri due epiloghi di tappa. Età media bassa per la Germania, quindi con meno rotazioni rispetto alle scelte fatte da Maurizio Iorio, con cambi repentini per mantenere lucidi e freschi i tanti big in rosa, oggi over ma riconducibili ai protagonisti della Serie A nei lustri scorsi. Dopo un primo tempo guardingo e chiuso sul risultato di partenza, in apertura di ripresa ecco una rimessa laterale sul fronte d’attacco mancino, battuta rapidamente a sorprendere la retroguardia tedesca, dove arrivava il colpo di testa di Tonetto per l’1 – 0. Nel terzo tempo la rimonta della Germania, con il pareggio firmato da Mook prima e la rete decisiva messa a segno grazie ad un velenoso diagonale dalla destra lasciato partire da Friedlein.
Paolo Gaudenzi
Leonardo Nevischi
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