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Gentiloni a Sarnano
per il nuovo asilo VIDEO:
“Nulla da imparare da altri Paesi”

CERIMONIA - Apertura dell'anno scolastico nella scuola materna realizzata in 116 giorni grazie all'impegno della Regione Friuli. Il presidente del Consiglio: "Si può e si deve negli edifici pubblici costruire in sicurezza, l'Italia è leader mondiale per qualità dei materiali e delle tecnologie"

 

L’intervento di Paolo Gentiloni

 

di Federica Nardi

(foto di Federico De Marco)

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è arrivato a Sarnano per l’inaugurazione della scuola dell’infanzia ‘Benedetto Costa’ realizzata in 116 giorni grazie all’impegno della Regione Friuli Venezia Giulia: “La scuola è bellissima. Così come questa occasione di stamattina. Una scuola all’avanguardia, in cui i bambini di Sarnano potranno crescere con un’ottima qualità della vita. Ringrazio tutti voi. Si può fare ironia sui tagli dei nastri ma l’inaugurazione di una scuola è un segnale di fiducia, soprattutto nelle nostre comunità colpite dai terremoti del 2016 e 2017. È importante lo spirito di comunità, la capacità di reazione. Senza questo non si può pensare che le risorse, per quanto ingenti, possano risolvere tutto. Lo spirito di comunità è un ingrediente fondamentale. Si parla spesso dell’Italia dei campanili ma siamo anche convinti che quando si collabora questo esempio di un’Italia che traduce la propria particolarità in straordinaria forza. Nessuno ci tocchi l’affezione che abbiamo per le nostre differenze ma è un paese capace di restituire e collaborare”.

“Questa scuola ci dice due cose. – continua il premier –  La prima è che si può e si deve negli edifici pubblici costruire in sicurezza. E che l’Italia è uno dei paesi più avanzati del mondo per qualità dei materiali e delle tecnologie. Quindi dobbiamo farlo anche nei nostri territori. I tempi con cui è stata fatta la scuola, meno di 120 giorni, sono straordinari ma possono diventare normali se lavoriamo bene. La scuola passerà da una bolletta energetica di 6mila euro l’anno a zero. Sull’economia sostenibile applicata agli edifici l’italia non ha niente da imparare da altri paesi e dovrebbe avere l’orgoglio di rivendicare questa capacità. La seconda cosa è quindi che la questione ambientale, il cambiamento climatico è molto più vicina alla nostra vita di quanto possiamo immaginare. Questi bambini che cresceranno in questa scuola diventeranno propagandisti di un modello sostenibile nelle loro comunità. Sarnano merita questa scuola e sono sicuro che saprà utilizzarla nel modo migliore”.

L’arrivo di Debora Serracchiani

“Opera bella eseguita con tempi e modalità interessanti. – dice nel suo intervento Luca Ceriscioli, accompagnato dagli assessori Loretta Bravi e Angelo Sciapichetti – . È stata donata non solo una scuola ma anche un paradigma che tiene insieme qualità e rapidità di costruzione. È possibile fare le cose in modo efficace. Questo è un esempio che può servire a tutti. È un primo giorno di scuola tutto speciale. Il regalo che facciamo ai nostri bambini è il regalo che facciamo al nostro futuro”.

Emozionato il sindaco di Sarnano Franco Ceregioli: “Oggi sentiamo la vicinanza di un popolo che 41 anni fa ha subito la stessa cosa. Deve essere un giorno simbolico per tutta l’area colpita dal sisma. Abbiamo bisogno di esempi virtuosi che ci diano la forza per andare avanti. Questo è un segnale che si può ricostruire in tempi rapidi e bene. Lasciamo da parte il pessimismo e le facili critiche sterili, le polemiche che non hanno nessun senso di esistere nei confronti dell’istituzione che ci stanno vicine. Se poteste guardare nel cuore dei sarnanesi trovereste una parola scolpita che è grazie”.

Tanti applausi per la delegazione del Friuli Venezia Giulia, la presidente Debora Serracchiani ha ricordato quella data del 1976: “In Friuli 41 anni fa proprio il 15 settembre ci fu la seconda scossa. Sappiamo cosa significa. Il Friuli ringrazia e non dimentica. Abbiamo ricevuto tanta solidarietà e per questo siamo i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarsene e a lasciare qualcosa di concreto. Questa scuola è il primo edificio strategico che viene consegnato in questa zona”. Con la Serracchiani l’assessore Paolo Panontin e una delegazione di sindaci. A spiegare come è stata realizzata la scuola Luciano Sulli, direttore della Protezione civile del Friuli, che prima del taglio del nastro ha dato alcuni numeri: 116 giorni di lavori, 133 kilowatt di energia rinnovabile forniti anche da 1,4 chilometri di perforazioni per l’impianto geotermico. A colorare il cortile della scuola, dove alcuni lavori sono ancora in corso, ci saranno presto 207 piantine di ginestra. Presenti anche la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, il neo commissario per il terremoto Paola De Micheli,  il rettore Unimc Francesco Adornato, il neo rettore Unicam Claudio Pettinari, il  dirigente dell’istituto comprensivo Maura Ghezzi, l’assessore di Sarnano Luca Piergentili e altri sindaci del territorio, l’arcivescovo di Camerino Francesco Brugnaro e  il segretario regionale del Pd Francesco Comi. La banda “Monti Azzurri”  ha accompagnato tutti i partecipanti nello spostamento dall’auditorium alla sede della scuola.

(in aggiornamento)

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