REGGIO EMILIA – Uno stadio da Serie A come quello di Reggio Emilia (terreno di gioco calcato anche dal Sassuolo) vanta di conseguenza un’area lavoro per giornalisti di alto livello; ed è qui che i cronisti della sfida odierna hanno avuto udienza dagli allenatori delle due compagini.
Flavio Destro, tecnico canarino, si dichiara soddisfatto del pareggio, ottenuto dopo 90 minuti di prevedibile lotta ad armi pari, contro una Reggiana che due domeniche fa era riuscita a battere il Vicenza. Contento ancora una volta dell’atteggiamento dei suoi ragazzi, così maturo, costruttivo e ricco di intesa, nutre però quel leggero rammarico legato al desiderio del gol e, soprattutto, ad un ormai meritato risultato pieno, che ancora stenta ad arrivare. In verità, la Fermana ha corso il gradito rischio di vincere nel finale di gara: “Ci sono stati due episodi, quelli che hanno visto coinvolti prima Da Silva e poi Clemente, in cui ho sperato potessimo realizzare”, dice il mister dei giallobù, lasciando intendere che sarebbe giusto che la ruota iniziasse a girare anche verso la sua direzione: anche oggi, come domenica scorsa insomma, si è solo assaporata quell’aria di rivalsa che si vorrebbe invece respirare a pieni polmoni, laddove dovesse arrivare la tanto agognata vittoria, peraltro frutto ben maturo da far cogliere a una squadra costante nel sacrificio e nella capacità di tenere testa alle avversarie.
E’ Nicolò Sperotto che parla anche in nome dei suoi compagni quando si dichiara felice della prestazione sia personale che di gruppo: “Sapevamo che non era facile giocare qui a Reggio Emilia, io peraltro conosco questa formazione perché mi ci ero scontrato questa estate quando ero in ritiro con il Carpi; ma direi che abbiamo sofferto il giusto”. Così si esprime il giovane terzino sinistro sottolineando, proprio come il suo timoniere, che cresce sempre più il desiderio di finalizzare, dando quella concretezza che ancora manca, spesso per pura fatalità, a belle azioni e buon idee che scaturiscono da un team sempre più unito.
L’allenatore della Reggiana, Massimiliano De Rosa, entra con il suo più stretto collaboratore Andrea Tedeschi: all’unisono dicono che stanno aggiustando il tiro, cercando di far maturare i giovani alle prime esperienze e far sbloccare coloro che hanno ottimi spunti. Sono soddisfatti della voglia di fare di tutta la rosa e sanno che è giunta anche per la Reggiana l’ora di emergere: “Siamo consapevoli che abbiamo realizzato ancora poche reti, ma vi assicuriamo che i ragazzi dimostrano quotidianamente la dedizione alla maglia”.
Silvia Remoli
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