di Sandro Renzi
Piace anche ai balneari l’ordinanza firmata dal sindaco Nicola Loira che di fatto vieta l’ingresso in spiaggia dopo le 22, anticipando di un’ora l’analogo provvedimento adottato nel 2020. Allo stesso tempo viene anticipata di un’ora, alle 4 per l’esattezza, la riapertura dell’arenile. Molti operatori avevano chiesto al primo cittadino di impedire l’acceso in spiaggia già alle 22 in occasione di un incontro nella sede della Confcommercio insieme ai rappresentanti del Sib. Necessità che era scaturita dai tanti atti vandalici accaduti proprio la scorsa estate, nelle ore notturne, all’interno degli stabilimenti balneari del centro. “Siamo soddisfatti -il commento di Romano Montagnoli, vicepresidente del Sib- l’ordinanza non stravolge la nostra attività e tanto meno vieta eventi come cerimonie e feste che potranno essere organizzati semplicemente dandone comunicazione“.
Prosegue ancora Montagnoli: “E’ una ordinanza che tutela il nostro lavoro, soprattutto dalle conseguenze di bisbocce notturne che ci costringono spesso a vigilare le nostre spiagge o a sistemare rapidamente le attrezzatture per garantirne l’utilizzo il mattino seguente”. Se poco cambia per il balneari più critico è il capogruppo di FdI, Andrea Agostini, che non ritiene “l’unica soluzione possibile negare a noi e ai nostri figli ogni libertà“. Altri sono però i problemi che affliggono in questa fase i concessionari. Prima fra tutti il complesso di lacciuoli e norme che disciplinano l’uso della spiaggia in sicurezza e nel rispetto dei protocolli anticovid. “Speriamo presto di arrivare alla zona bianca e poter essere alleggeriti di alcuni obblighi come quello sul tracciamento da conservare per un mese dei nostri clienti che peraltro, nel caso delle spiagge libere, non c’è. Alleggerimento non vuol dire fare le cose senza coscienza, ovviamente. Siamo stati noi operatori, in fondo, a suggerire l’anno passato i protocolli da adottare per riaprire le spiagge in tempo di pandemia”. E per una ordinanza che viene confermata, ce n’è un’altra che potrebbe slittare. E’ quella sulla totale abolizione della plastica. E’ stata prorogata di un anno la scorsa estate e forse potrebbe essere spostata al 2022 anche questa volta. “Sia ben chiaro -rimarca Montagnoli- non siamo contrati all’ordinanza plastic free, anzi, molti operatori sono pronti, altri hanno ancora difficoltà a reperire i prodotti con contenitori riciclabili, ma forse in questa fase di ripresa economica si potrebbe valutare l’entrata a regime dell’ordinanza dal prossimo anno”. Senza dimenticare che la sua efficacia dipende anche da un cambio culturale che dovrà interessare tutti i bagnanti, compresi quelli che approfittano delle spiagge libere.
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