di Leonardo Nevischi
FERMO – Tra Fermana e Cesena alla vigilia il risultato più logico sarebbe stato un sucesso dei romagnoli. Ma in questo 2-2 finale la parola logica è meglio metterla da parte. Il risultato è più frutto dell’irrazionale, sia in positivo (lo sforzo della Fermana nel riprendere una partita che sembrava ormai in salita, il cinismo del Cesena nello sbloccarla e nel pareggiarla nel momento più difficile con solo due conclusioni nella porta di Ginestra) sia in negativo (le difficoltà nell’imporre il proprio gioco per il Cavalluccio, gli errori di gestione dettati più che altro dalla paura finale di fare il colpaccio dei canarini). Fatto sta che dal “Recchioni”, Fermana e Cesena escono con un punto a testa che lascia sostanzialmente inalterata la classifica, ma comunque utile per fornire determinate risposte al nuovo tecnico Baldassarri, che al suo esordio, ha sfiorato la perfezione.
IL TABELLINO
FERMANA 2 (4-4-2): Ginestra; Alagna, Rossoni, Scrosta, Sperotto; Pannitteri, Mbaye (32′ st Graziano), Urbinati (41′ st Sangiorgi), Rodio (32′ st Simonelli); Kyeremateng (41′ st Bugaro), Cognigni (30′ st Marchi). A disposizione: Moschin, Parodi, Spedalieri, Giannò, Pistolesi, Capece, Molinaro. All. Gabriele Baldassarri
CESENA 2 (4-4-2): Nardi; Ciofi, Allievi (21′ st Brambilla), Gonnelli, Favale; Frieser (15′ st Missiroli), Steffé (26′ st Pogliano), Ardizzone, Pierini; Pittarello, Bortolussi (15′ st Caturano). A disposizione: Shpendi, Pollini, Maddaloni, Berti, Ilari, Bizzini. All. William Viali
RETI: 36′ pt Pierini, 7′ st Cognigni, 38′ st Marchi, 45′ st Caturano
ARBITRO: Andrea Calzavara della sezione di Varese; assistenti Gilberto Laghezza di Viterbo e Mario Chichi di Palermo; quarto ufficiale Carlo Palumbo di Bari
NOTE: Ammoniti Mbaye, Urbinati, Gonnelli, Ciofi, Pannitteri. Corner 2 – 2. Recupero +2′ +5′. Spettatori 837 di cui 166 abbonati e 196 ospiti. Incasso complessivo 5400€ (rateo abbonati 527,67 €).
LA CRONACA
Macte animo. Ossia “Coraggio!”. È la locuzione latina presente nello statuto della Fermana. Quello che chiede Baldassarri, nuovo allenatore canarino, il terzo della stagione dopo Domizzi e Riolfo. Il tecnico 60enne ex Fano e Montegiorgio si è seduto sulla panchina del “Recchioni” per tentare di conquistare una salvezza che dista 4 lunghezze (ora 3) o, quantomeno, di difendere il quintultimo posto in ottica playout dalle inseguitrici Pistoiese (caduta ieri a Chiavari contro la Virtus Entella), Viterbese, Imolese ed il fanalino di coda Grosseto. Quest’oggi avrà subito un battesimo di fuoco contro il Cesena, ma d’altronde quando ci si trova nell’inferno dei bassifondi a cinque giornate dal termine ogni match diventa incandescente.
Abbandonata la difesa a 3 tanto cara a Riolfo (tranne sporadici eventi come il derby casalingo contro l’Ancona Matelica), mister Baldassarri schiera un lineare 4-4-2 con Alagna e Sperotto terzini e Rossoni al posto dello squalificato Blondett al fianco di Scrosta al centro della difesa. A centrocampo la novità è la posizione più arretrata di Orazio Pannitteri, schierato esterno di destra, mentre in cabina di regia ci sono Urbinati e Mbaye (preferito a Graziano) con Rodio sull’altro esterno. In attacco il tandem composto da Kyeremateng e Cognigni, con Marchi pronto a subentrare a gara in corso.
Il Cesena guidato da mister Viali deve rinunciare a l’ex Serie A Nicola Rigoni ed al terzino Candela – convocato in nazionale U21 – e risponde a specchio schierando due linee a quattro che vedono Allievi vincere il ballottaggio con Pogliano in difesa. Per il resto confermati gli stessi dieci/undicesimi capaci di fermare la vicecapolista Reggiana sette giorni fa: davanti il duo Pittarello – Bortolussi, quest’ultimo autore di una doppietta nel 4-0 dell’andata.
È una Fermana che scende in campo con la giusta mentalità e con la giusta intensità, quella di uno spareggio salvezza, sebbene il potenziale dell’avversario sia oggettivamente superiore. Il folto centrocampo, unito al primo pressing portato da Cognigni e Kyeremateng in fase di non possesso, costringono il Cesena ad un possesso palla pressoché sterile: di fatto il palleggio compassato trova sbocchi solo nelle verticalizzazioni alla ricerca della profondità dettata dal tandem offensivo, che però nella prima frazione riceve pochissimi palloni fruibili, i quali diventano perlopiù preda delle uscite di Ginestra (libero aggiunto).
Ritmi comunque gradevoli, sebbene le occasioni da gol fatichino ad arrivare. La prima è gialloblù con Pannitteri che di prima intenzione cerca e trova la sponda di Cognigni, il quale imbecca con un filtrante la corsa di Kyeremateng, ma il suo diagonale destro si impenna. Diciassette minuti più tardi, però, a sorpresa per quanto visto sin lì, è il Cavalluccio a passare, praticamente alla prima vera sortita offensiva. Ciofi verticalizza per Pierini, che addomestica il pallone e con un lob fulmina Ginestra in uscita: questa volta il lancio è ben calibrato, se non fosse però che la posizione di Pierini è in sospetto offside, avallata dalle vibranti proteste rivolte nei confronti dell’assistente Mario Chichi di Palermo che portano all’ammonizione di Urbinati.
Lo 0-1 agita la Fermana, che comincia a sbagliare qualcosina in più tecnicamente, forse perché in preda alla frenesia di raddrizzare una gara che stava conducendo dal punto di vista tattico in avvio. Ad inizio ripresa, però, proprio dalle parti dell’assistente siciliano, sotto il settore dei tifosi locali, Alagna disegna un arcobaleno che culmina sulla testa di Cognigni quindi sul palo interno e poi in rete.
Il Cesena ora fatica a dettare i ritmi e la Fermana prende decisamente campo. Al 57′ Pannitteri sfrutta un rimpallo su Kyeremateng per uscire dal cilindro un mancino di prima intenzione che avrebbe terminato la sua corsa all’incrocio, ma sulla sua strada trova i guantoni di Nardi. Undici minuti dopo il baby catanese classe 1999 ci riprova, ma la fortuna non è dalla sua: Rodio dalla sinistra rientra sul destro ed effettua un traversone apparentemente lungo per tutti, ma non per Pannitteri che sul versante opposto al volo colpisce la traversa. L’attacco più anemico del girone B sembrerebbe avere tutte le intenzioni di sovvertire le statistiche proprio contro la terza difesa più solida del torneo ed al 83esimo ci riesce: Simonelli pennella per la testa di Kyeremateng e costringe Nardi a volare, ma sul proseguo dell’azione Marchi sfrutta una sponda di Graziano ed in rovesciata infila la sfera sotto l’incrocio.
Al 90esimo, quando il battesimo di Baldassarri sembrava già essere bagnato dai tre punti, al secondo corner cesenate dell’incontro: Missiroli spizza la sfera sul primo palo e mette fuori causa tutta la difesa canarina, ma non Caturano che sul secondo palo trova il 2-2 che frena il volo dei canarini e ridà brio ad un Cesena troppo brutto per essere vero.
LE DICHIARAZIONI DI BALDASSARRI NEL POST GARA
Mister un esordio quasi perfetto, cosa salva di questo 2-2 e cosa invece non le è piaciuto?
«Ciò che mi è piaciuto e ciò che non lo ha fatto coincide. Non mi è piaciuto che nello spogliatoio i ragazzi siano abbattuti per il risultato finale, ma allo stesso tempo sono contento perché se sono abbattuti vuol dire che si sono resi conto di aver fatto una grande gara contro una squadra di altissimo livello. I ragazzi hanno capito lo spirito e dobbiamo andare avanti con questa mentalità: sono contento che in una sola settimana siamo riusciti a mettere dentro nuove idee ed oggi vederle in campo è stata una soddisfazione. Lavoreremo ancora su questi concetti e cercheremo di migliorarli ancora, ma l’atteggiamento e lo spirito sono stati quelli giusti. Pareggiare contro una squadra del genere e concedergli solo due tiri in porta è motivo d’orgoglio sia per noi sia per i nostri tifosi presenti allo stadio».
Uno dei due tiri in porta è stato proprio quello di Pierini che ha stappato il match: dal campo che percezione ha avuto?
«Non voglio trovare alibi o dire a senso unico che fosse fuorigioco perché rappresento la Fermana. Lo rivedrò, ma comunque è stato assegnato e possiamo farci ben poco. Tuttavia da quel gol ho visto un’altra cosa che mi è piaciuta: fino ad ora quando si subiva un gol dello svantaggio si faticava a rimettere il muso avanti, aldilà di Pistoia dove c’è stata una giocata individuale di Pannitteri, oggi invece non ci siamo disuniti e l’abbiamo pareggiata e successivamente ribaltata giocando di squadra».
Comunque è stata una Fermana perfetta, peccato per quel gol allo scadere…
«Assolutamente! E pensare che quel corner calciato così, con la spizzata sul primo palo, loro lo avevano già fatto. Quindi avevamo preparato quella situazione, ma non siamo riusciti a gestirla come volevamo. Tuttavia prendere gol con il Cesena è ammesso, soprattutto quando dalla panchina entrano giocatori come Caturano, Missiroli e Brambilla».
Una Fermana con quattro under dall’inizio non si era mai vista prima di lei…
«Sono reduce dall’esperienza di Montegiorgio dove in una gara abbiamo giocato con 8 under dall’inizio. Qui ci sono ottimi elementi ed io penso che, aldilà degli allenamenti, è in partita che i ragazzi possono dimostrarmi quanto valgono e se non li faccio giocare questo è difficile che avvenga. Oggi hanno giocato tutti benissimo: Rodio è stato uno dei migliori, Alagna qualche errore lo ha fatto ma è pur vero che si è trovato a marcare gente come Bortolussi e Caturano, Kyeremateng è stato una spina nel fianco della difesa del Cesena, Simonelli è entrato benissimo propiziando anche l’azione del gol di Marchi».
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