«Continua l’azione dei proprietari dei terreni agricoli contro il pagamento del “contributo” consortile di bonifica, in particolare per quegli immobili agricoli che non hanno ricevuto alcun beneficio dall’attività consortile. La Commissione tributaria di Ascoli Piceno con due sentenze una relativa all’anno 2022 e l’altra, recentissima, relativa all’anno 2023, ha accolto il ricorso presentato dal signor F.G.». A comunicarlo è Saturnino Di Ruscio, della Sos Utenti Ass. Consumatori.
Stando a quanto riferito da Di Ruscio con una nota stampa, la Commissione tributaria ha rilevato che «il Consorzio di Bonifica delle Marche, in assenza del Piano Generale di Bonifica, deve dimostrare di aver svolto una attività di bonifica che ha prodotto un vantaggio reale e diretto al proprietario dell’immobile agricolo. Il contributo di bonifica indicato nelle cartelle esattoriali, in caso di più proprietari, non può essere caricato ad un solo soggetto che deve, successivamente farsi carico di chiedere la restituzione delle somme pagate a tutti gli altri comproprietari».
«Sono sentenze molto importanti che – rimarca Di Ruscio – chiamano a responsabilità i vertici del Consorzio di Bonifica e tutti gli enti pubblici e privati che li rappresentano».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati