Festa di condivisione per anziani e persone sole con la Caritas di Amandola

AMANDOLA - Dalla Caritas parrocchiale dopo l'iniziativa di ieri sera: «Si è trattato di un bel momento conviviale che, nei giorni che ci avvicinano al Natale, si pone come gesto concreto di vicinanza e condivisione che è particolarmente importante per le persone in situazione di fragilità, che sono spesso sole e che spesso si vergognano anche a chiedere aiuto»


Quest’anno il tradizionale pranzo di Natale, promosso dalla Caritas Parrocchiale di Amandola, si è svolto ieri presso l’oratorio parrocchiale coinvolgendo anziani, persone sole e volontari Caritas.
Dopo il pranzo, i brindisi, i dolci della tradizione e non poteva mancare la tombola con tanti premi messi a disposizione da aziende ed negozi di Amandola. «Si è trattato – evidenziano dalla Caritas Diocesana – di un bel momento conviviale che, nei giorni che ci avvicinano al Natale, si pone come gesto concreto di vicinanza e condivisione che è particolarmente importante per le persone in situazione di fragilità, che sono spesso sole e che spesso si vergognano anche a chiedere aiuto».
L’evento è stato anche opportunità per incontrarsi e rivedersi anche per alcuni anziani che vivono nelle contrade, che hanno poche occasioni di incontro.
Per tutti, anziani e volontari, è stato un’importante occasione di crescita umana. Erano presenti don Andrea (parroco da pochi mesi), don Paolo e don Giampiero (parroco di Montefortino). Presente anche il sindaco di Amandola, Adolfo Marinangeli, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, assicurando i suoi personali ringraziamenti per l’impegno e la collaborazione che la Caritas offre per aiutare le persone in difficoltà del territorio.


Il parroco don Andrea, concludendo l’iniziativa, ha ringraziato i volontari, le associazioni coinvolte: l’associazione La Gramigna, l’associazione Pro Loco, il Comune di Amandola e le aziende locali che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. In particolare ha sottolineato che «è importante continuare questa tradizione avviata, alcuni anni fa, da don Paolo, segno di una comunità parrocchiale solidale ed attenta alle nuove e vecchie povertà. La parrocchia intende continuare l’ascolto verso i bisogni della comunità ed offrire segni concreti di solidarietà, con l’attenzione gli anziani, alle famiglie fragili ed anche ai ragazzi (ad esempio con il doposcuola e l’oratorio). Nel cammino verso il Natale e il nuovo anno, la parrocchia vuole continuare ad offrire gesti concreti di solidarietà che sono testimonianza della carità cristiana e della partecipazione alla costruzione del bene comune».


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