Si è chiuso ieri, con un gran successo di pubblico, il corso “I Love My Voice”, corso, appunto, di aggiornamento e formazione sulle disfonie funzionali e professionali. Nell’ultimo appuntamento del corso, diretto dall’otorino e foniatra Simonetta Calamita, giunto quest’anno alla sua decima edizione (è un progetto di service del Rotary Fermo), hanno preso parte, oltre alla stessa dottoressa Calamita, anche la professoressa Stefania Scatasta, preside del Montani, istituto partner dell’iniziativa e struttura ospitante, la professoressa Pasquapina Ciarmela, presidente del corso di laurea in logopedia alla Univpm, sede di Fermo, e la dottoressa Anna Maria Calcagni, presidente dell’ordine dei medici di Fermo.
A salutare tutti gli intervenuti anche i sindaci di Fermo, Paolo Calcinaro, e di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini. Con loro anche, ovviamente, il presidente del Rotary di Fermo, esponenti del mondo universitario ed accademico così come tanti imprenditori non solo del Fermano, giunti per complimentarsi con la dottoressa Calamita per come ha strutturato, in questi anni, un corso che cresce in numero di partecipanti e consensi. E l’aula magna del biennio del Montani piena ne è la riprova.
Il corso, partito a gennaio, ha visto alternarsi tra i relatori, numerose figure di spicco del settore per una formazione a tutto tondo: foniatra, otorinolaringoiatra, logopedisti, insegnante di scienze motorie e sportive, gastroenterologo, medico nucleare, nutrizionista, insegnante di canto, audioprotesista e cantanti professionisti. Sì perché il corso è rivolto alle categorie più disparate, tra quelle che usano e lavorano con la voce. Ecco, con I Love My Voice si vuole fornire informazioni preziose, su basi scientifiche, per usarla al meglio. E quale migliore chiusura del concerto del coro del liceo scientifico diretto dalla professoressa Moschella per poi passare a una visita guidata al “museo Miti” del Montani? Con il successo che I Love My Voice della dottoressa Calamita continua a ottenere, di anno in anno, non è difficile prevedere, a questo punto, un’undicesima edizione per il prossimo anno.
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