“Tutti a tavola, tutti insieme”: menù senza glutine nelle mense cittadine per la settimana nazionale della celiachia

Marco Tombolini

In occasione della “Settimana nazionale della Celiachia” (dal 10 al 18 maggio), il comune di Porto San Giorgio e la municipalizzata Sgds Multiservizi hanno aderito all’iniziativa denominata “Tutti a tavola, tutti insieme”. Nella giornata di domani, mercoledì 14 maggio, nei refettori delle scuole cittadine, verrà servito un menù senza glutine così come in altri 500 Comuni italiani.

Giunta all’undecima edizione, l’iniziativa proposta dall’Associazione Italiana Celiachia, rappresenta infatti un’occasione per sensibilizzare il pubblico su una patologia che nel nostro Paese colpisce oltre l’1% della popolazione: si stima, infatti, che siano 600mila le persone celiache, di cui circa 400.000 non ancora diagnosticate (dati Ministero della Salute, 2023).

Secondo l’assessore all’istruzione della città rivierasca, Marco Tombolini «La giornata vuole essere un momento di condivisione e confronto per fornire non solo ai più piccoli, ma anche alle famiglie e agli insegnanti le giuste informazioni su celiachia e alimentazione senza glutine, far comprendere loro che mangiare senza glutine si può e anche con gusto, ma soprattutto garantire la completa integrazione degli alunni celiaci nel contesto scolastico. Ringrazio la Sgds – ha sottolineato l’assessore – per il lavoro svolto nell’ambito del servizio di refezione e l’intero comitato mensa da cui è partita la volontà di aderire per la prima volta all’iniziativa».

Giovanni Lanciotti

Entusiasta anche l’amministratore unico della San Giorgio Distribuzione Servizi, avv. Giovanni Lanciotti, che ha confermato: «Abbiamo aderito con piacere e grande motivazione a questa iniziativa perché è un momento di sensibilizzazione e di formazione per i ragazzi. La conoscenza diretta e la sperimentazione sono due modi concreti per lasciare una testimonianza che resti impressa in ciascuno di loro. La celichia non deve essere causa di esclusione né deve creare situazioni di disagio in cui sentirsi diversi. Quella di domani sarà, quindi, un’esperienza di vita utile ed inclusiva per gli alunni che potranno assaggiare tutti lo stesso piacevole menù».