CASO – L’ex vicesegretario regionale del Pd e membro della direzione regionale: «O la commissione provinciale ritira il provvedimento per un riesame oppure interviene la commissione regionale con il rigetto. Poi è ora di smetterla. Questo partito ha bisogno di riflettere su se stesso, di ridefinire il proprio profilo politico e programmatico nelle Marche, ed anche di ristabilire le regole comuni di convivenza all’interno della comunità, senza le quali, lo ripeto, non c’è comunità. Dobbiamo prenderci, per questo, tutto il tempo che serve, altrimenti andare ai congressi in queste condizioni significherebbe non risolvere i problemi ma lasciarsi andare ad una nuova “guerra per bande”, ed onestamente in molti, me compreso, abbiamo di meglio da fare»
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