MONTE CACCIÙ – Dalla mancata prelazione da parte della Provincia alla futuro della Steat: il Partito Democratico fermano vuole vederci chiaro. Stilettata anche al primo cittadino Calcinaro: «I tentativi di vendita del passato furono figli della sua incomprensibile scelta di non acquistare l’area di Santa Lucia»
FERMO – Il primo cittadino «Serve assolutamente il coinvolgimento delle diverse associazioni. L’Asite infatti non potrà essere sufficientemente metodica per la gestione del parco, dovendo prendersi cura della città e di un territorio già molto ampio. Né il Comune da solo può portare avanti la necessaria opera di valorizzazione. Per questo andremo a confrontarci nel merito per fare in modo di raccogliere idee per soluzioni più inclusive»
FERMO – Il presidente Remigio Ceroni: «Le missioni della società sono due: gestire il trasporto pubblico e il noleggio con il conducente. Non possiamo spenderci in altre attività. Per vedere l’impatto dell’area sul bilancio abbiamo effettuato una perizia tecnica ed è emerso che vale 508mila euro». Il sindaco Paolo Calcinaro: «Nell’operazione sono state coinvolte anche le associazioni ambientaliste. Già il parco era stato messo in vendita due volte e il Pd lo sa bene. In politica serve coerenza altrimenti il dibattito si trasforma in ‘caciara’»
PORTO SAN GIORGIO – I dem non hanno dubbi: «sQuel parco deve essere fruibile per scopi ricreativi, turistico-ambientali, uniformarsi a tutta la collina che parte dalla città di Fermo e arriva fino al centro storico di Porto San Giorgio. Un’area del genere deve restare pubblica»
FERMO – Il presidente Steat: «Noi abbiamo fatto fare una perizia per adeguarne il prezzo a bilancio. Evidentemente anche quella stima è reputata troppo alta dal mercato. A bilancio l’avevamo a circa 900mila euro. Ora è di 508mila. La stima ci serviva soprattutto per l’adeguamento del valore a bilancio. E’ stata un’operazione test»
FERMO – Continua il duello tra vecchia e nuova gestione della Steat, l’ex presidente: «I nostri bilanci sono certificati e sono sempre stati in ordine, il resto sono chiacchiere e propaganda»
MONTE CACCIÙ -Il coordinamento delle associazioni per l’ambiente del Fermano e il gruppo ecologisti del Piceno rinnovano la contrarietà per la cessione del bosco e nutrono forte preoccupazione anche per l’area di Santa Lucia: chiediamo alla Provincia e al comune di Fermo di fermare la vendita di questi beni preziosissimi»
IL PRESIDENTE tira fuori le carte: «A fronte di un debito di 12,2 milioni di euro il fatturato è inferiore ai 10 milioni. Qualunque azienda sarebbe preoccupata. Ci sono quattro mutui a tasso variabile. In totale abbiamo 5 leasing e 15 mutui che vanno rimborsati entro il 2026 (1,3 di milioni all’anno). Quindi il debito aumenterà. Al 31 dicembre 2022 abbiamo rimborsato le rate dei mutui per 655.554,01 euro». E su monte Cacciù: «Con noi speculazione edilizia? L’ex presidente ha provato a vendere l’area due volte. E ha chiesto anche una variante al Prg al Comune»
INTERROGAZIONE dei due consiglieri provinciali del Pd: «Pensa di convocare Ceroni e i sindacati? Bloccherà la vendita delle proprietà Steat?»
FERMO – L’invettiva dei dem: «È opportuno che la Provincia di Fermo, la città capoluogo e tutti i Comuni soci avanzino formale richiesta di chiarimenti in ordine alla situazione di bilancio della Steat Spa e al suo piano industriale. Ricordando che in qualità di azienda pubblica il fine ultimo è il bene del territorio, degli abitanti e dei lavoratori che la compongono»