E’ stato completamente divorato dalle fiamme lo chalet Moyto, sul lungomare sud di Porto Sant’Elpidio. Un rogo, quasi certamente di natura dolosa, su questo non sembrano ormai esserci più dubbi. L’incendio è scoppiato nelle prime ore del mattino, intorno alle 3.45 ed in poco tempo ha avvolto completamente lo stabilimento balneare. A dare l’allarme è stato un vigilantes della Vigile Picena, che come ogni sera stava svolgendo il giro di routine su quel tratto di litorale.
Immediata la chiamata al 115, che nel giro di pochi minuti ha inviato ben quattro mezzi, dal distaccamento di Fermo, sul luogo per poter domare l’incendio. Due boati ed una forte coltre nera, questo quello a cui hanno assistito i presenti. Davanti allo chalet completamente in fiamme è arrivata anche la famiglia Amadio, titolare dello stabilimento balneare, che ha assistito inerme alla forza dirompente del fuoco. Una scena toccante, nella quale Marco Amadio è rimasto immobile per tutto il tempo, con lo sguardo perso nel vuoto. Un leggero malore ha invece colpito il padre Franco, che non ha retto allo shock provocato dall’incendio.
Sul posto è dovuta intervenire un’ambulanza della Croce Verde di Porto Sant’Elpidio, che ha soccorso il 59enne il quale nel giro di pochi minuti ha ripreso le forze. Hanno impiegato tre ore i vigili del fuoco per poter domare completamente l’incendio, nello chalet è poi arrivata anche una pattuglia di carabinieri del distaccamento locale accompagnata dal nucleo della scientifica. Stando a quanto raccolto dalle forze dell’ordine, le fiamme sarebbero partite dall’esterno, nel lato rivolto verso il mare. Lì qualcuno, approfittando del buio, sarebbe arrivato passando per la spiaggia e avrebbe posizionato l’innesco. Su questa dinamica indagano ora i carabinieri della compagnia locale, che in spiaggia a pochi metri dallo chalet hanno ritrovato anche una maglietta ed un casco, ma non è chiaro al momento se questi elementi possono essere ricollegati o meno all’incendio. Vittima delle fiamme anche lo chalet Vaca Paca, confinante con il Moyto e che ha visto andare distrutte tutte le proprie cabine.
(Maikol Di Stefano)
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