di Sandro Renzi
Formalmente sono pronti a sedersi nuovamente allo stesso tavolo seppure le posizioni restino ancora distanti. Società Operaia e Amministrazione comunale fanno un passo avanti e l’occasione è l’assemblea pubblica convocata dal sodalizio per spiegare le regioni che lo hanno indotto a chiamarsi fuori dalla gestione della Biblioteca civica dalla fine di gennaio. C’è il presidente Maurizio Mattioli che ripercorre, tappa tappa, con tanto di carte alla mano, quello che è accaduto negli ultimi mesi tra i due enti. C’è Giarmando Dimarti, il direttore della Biblioteca la cui riconferma non ha trovato il gradimento della giunta di centrosinistra. E c’è anche il sindaco Nicola Loira accompagnato dall’assessore alla cultura, Renato Bisonni. Invito raccolto pure da molti consiglieri comunali di maggioranza. Da Elisabetta Baldassari a Daniela Minnetti, da Sonia Capeci a Dario Laurenzi e Giorgio Raccichini, da Massimo Silvestrini al presidente della civica assise, Giuseppe Catalini. Oltre ad alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle. E poi loro, i cittadini, che questa mattina, nella sede della Società Operaia, paradossalmente si sono trovati a mediare tra le parti ed a chiedere di abbondare i toni aspri della polemica “perché il servizio è fondamentale per la nostra comunità”.
Ed anche perché la querelle, se non risolta nei tempi dovuti, potrebbe trasformarsi in un boomerang per l’Amministrazione uscente. Un consigliere comunale sotto voce commenta senza mezzi termini “se non stiamo attenti, con questa storia rischiamo di giocarci le elezioni” a conferma di quanto la vicenda in realtà abbia una forte eco tra i sangiorgesi. Le richieste del sodalizio sono chiare: rinnovo della convenzione scaduta nel 2016, nomina del nuovo direttore della Biblioteca civica, notizie riguardo alla stabilità dell’immobile che ospita uno dei patrimoni librari più importanti della provincia. “Risposte e garanzie non ne abbiamo avute” confermano dal sodalizio. Da qui la decisione di non gestire più il servizio e di convocare addirittura un’assemblea pubblica per sgombrare il campo da quelle che lo stesso Mattioli definisce “informazioni false che rischiano di nuocere alla dignità della Società Operaia”. Convocazione fatta senza sapere che, nel frattempo, il sindaco Loira aveva scritto il 16 febbraio una lettera al sodalizio stesso ribadendo la volontà dell’Amministrazione comunale di arrivare ad una soluzione.
Missiva spedita dagli uffici comunale e “mai arrivata alla nostra sede” precisa tuttavia il presidente Mattioli che insieme al direttivo si era intanto adoperato per organizzare l’iniziativa di questa mattina con tanto di manifesti affissi in città. Poco importa, comunque, perché alla fine il sindaco ha voluto esserci per spiegare come si muoverà adesso il Comune. “Confermiamo di voler proseguire con più determinazione sulla strada che ci porterà a riscrivere la convenzione” ha detto il primo cittadino assicurando che il servizio di gestione della Biblioteca non rientra tra quelli che potrebbero essere esternalizzati. Loira ha fatto anche ammenda parlando di “risposte non tempestive da parte degli uffici alle istanze della Società Operaia” ma ha anche chiesto che “si riveda il ruolo culturale della biblioteca per rendere più efficiente il servizio. Alcune iniziative in passato non hanno incontrato l’interesse della cittadinanza”.
Quindi capitolo convenzione. “Ci sono alcune cose da rivedere. Ad esempio non è più possibile che i libri acquistati con soldi pubblici vengano cointestati” spiega Loira. Il patrimonio librario è infatti composto in gran parte da volumi che appartengono alla Società Operaia ed in minima parte da libri di proprietà del Comune. “Ci sono tutte le condizioni per mettersi al tavolo e firmare quanto prima la nuova convenzione che disciplina i rapporti tra i due enti” annuncia allora Loira che su qualche altro punto non pare invece intenzionato a fare un passo indietro. E’ il caso della nomina del nuovo direttore. La riconferma di Dimarti continua ad essere non gradita dall’Amministrazione che invita il sodalizio di via Gentili a ricercare qualche altra figura. “Il gradimento di un direttore non può inficiare la convenzione” ha sottolineato ancora il sindaco. Anche se la Società Operaia non pare intenzionata a sua volta a mollare. Nessun problema infine per la struttura che ospita la Biblioteca. Rassicurazioni in tale senso sono arrivate dagli uffici tecnici. Ora il direttivo della Società Operaia attende una convocazione ufficiale.
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