di Giorgio Fedeli e Paolo Paoletti
Ha fatto irruzione, intorno alle 12, nel bar Aferdita, lungo la statale Adriatica, all’altezza dell’incrocio con San Marco alle Paludi. E, armato di un’accetta, ha intimato alla giovane barista di consegnargli tutto l’incasso. Poi, una volta messo mano ai soldi, circa 200 euro, è scappato in direzione nord in sella a una bici. Immediato l’allarme ai carabinieri di Porto San Giorgio e del Radiomobile che, arrivati sul posto a sirene spiegate, si sono messi alla ricerca del rapinatore. E dopo pochi minuti, forti anche della descrizione fornita loro da alcuni testimoni oculari e della conoscenza del territorio, hanno bloccato e arrestato, in flagranza di reato, un giovane che si era rintanato a Lido Tre Archi. Si tratta di F.S. un 30enne pluripregiudicato originario di Pozzuoli e domiciliato a Fermo, che aveva ancora in tasca la refurtiva. Poi, con lui, i carabinieri hanno iniziato a cercare quell’accetta tra i cespugli del sottopassaggio che immette al rione costiero di Fermo. E lì l’hanno trovata. Dopo le formalità di rito in caserma, il rapinatore è stato accompagnato in carcere. Una rapina fulminea, dunque, quella messa a segno nella tarda mattina di oggi con la costa fermana di nuovo nel mirino della criminalità. Ma un episodio criminoso seguito, fortunatamente, da un’altrettanta rapida e incisiva operazione dei militari dell’Arma.
la bici usata per la fuga
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati