di redazione CF
Il nubifragio l’ha colpita “mortalmente”. Ed ora per quell’imbarcazione da 18 metri affondata ieri pomeriggio sul pontile I si prospetta un recupero per niente facile. Le copiose piogge abbattutesi sulla città ieri pomeriggio hanno lasciato il segno al porto turistico: un’imbarcazione modello Caucco di 18 metri, infatti, non ha retto il colpo. Ed è affondata. Il natante, con i segni degli anni ben evidenti, è affondato. Con ogni probabilità, infatti, l’acqua piovana è filtrata dalla coperta fino alla parte inferiore dell’imbarcazione che, così, appesantita dal peso dell’acqua, è affondata. Immediato l’intervento del personale della Marina di Porto San Giorgio che, con la barca ormai compromessa, ha provveduto a ‘recintarla’ con delle panne di contenimento per arginare eventuali sversamenti di qualsiasi tipo. E ora, con il destino segnato di una barca che non prendeva il largo da anni, si apre la fase due, quella del recupero. Una fase due da grattacapi. Sì perché la barca è di dimensioni importanti e, essendo “attempata” la tenuta del legno potrebbe rappresentare un grosso problema nel momento in cui va estratta dall’acqua. E poi andranno passate le fasce per alzarla. Ma con la barca adagiata sul fondale l’operazione subacquea non sarà certo un gioco da ragazzi. E ancora, servirà un pontone per alzarla. Ma il mezzo navale dovrà arrivare fino al pontile I. Insomma diversi gli elementi di criticità che chi sarà incaricato dell’estrazione e dell’alaggio dovrà analizzare e ponderare.
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