Ulderico Beato con alcune attrezzature da spiaggia rotte questa notte
di redazione CF
“Qualcuno ci dica come ci dobbiamo comportare. Abbiamo o no diritto a riposare di notte dopo le giornate di lavoro in spiaggia? E dinanzi a gruppi di minorenni che ci circondano, ci spintonano e ci minacciano, come dovremmo reagire?”. Ulderico Beato, titolare dello chalet pizzeria Baia Principe è su tutte le furie. Arriva da una nottata in bianco. Perché? E’ lo stesso concessionario di spiaggia a raccontare quanto accaduto nel corso della nottata appena trascorsa:”Erano circa le 2,30 quando abbiamo visto un gruppo di ragazzini che stava prendendo a calci i nostri ombrelloni. A quel punto, da solo, sono andato in spiaggia a fermarli. Avevano rotto degli ombrelloni e i cestini dell’immondizia, gettato in mare i cappucci di plastica degli ombrelloni stessi e il palo per il salvagente. Quando sono arrivato qualcuno mi ha anche spintonato. Altri mi sfidavano dicendomi cosa volessi fare loro visto che avevo 40 anni. In spiaggia nel frattempo sono arrivati anche dei miei dipendenti. Ci hanno accerchiato. A quel punto abbiamo chiamato i carabinieri. E questa mattina la conta dei danni. Qualcuno ci dica come dovremmo comportarci in simili situazioni. Servono controlli in spiaggia o, quantomeno, un’ordinanza che vieti la frequentazione della spiaggia dopo una certa ora di notte. Non è accettabile che noi lavoriamo tutto il giorno e di notte subiamo anche danni e minacce. Di giorno i controlli, a gente come noi che lavora, ci sono eccome. Di notte? Abbiamo oltretutto il diritto di riposare. Qualche danno è stato fatto anche ad altri chalet. Questi ragazzini, minorenni, sono fuori controllo. Ed i genitori dove sono? Come li hanno educati?”.
Dal bar del Baia Principe, Simona Maricotti, moglie di Beato, rincara la dose:”Nel corso della serata si sono presentati dei ragazzini al bancone. E pretendevano che offrissi loro da bere. Ma stiamo scherzando? In questi cinque anni di amministrazione cosa è stato fatto. E la rieletta amministrazione cosa pensa di fare da qui ai prossimi anni?”.
“Noi vetri e bottiglie li troviamo spesso in spiaggia” la chiosa di Marcella Vagnoni, dei bagni Piattoni.
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Telecamere lungo tutta la costa e poi a denunciare figli e genitori
Questi ragazzini sono anni che spadroneggiano e nessuno ha detto loro nulla adesso alzano il tiro
Organizzarsi. Vigilantes privati sulla.spiaggia pagati da un.consorzio costituito da tiyolati di chalet. Piangere o sperare nom.serve a nulla.