Caccia al piromane:
fermato un ragazzo, tra i ricercatori
anche un 43enne di Lido di Fermo

MONTEFIORE DELL'ASO - Alle ricerche del piromane, oltre a carabinieri e vigili del fuoco, hanno contribuito anche un uomo di Lido di Fermo, F.L. le sue iniziali, e un giovane del posto

Il piromane che da luglio terrorizza le campagne di Montefiore dell’Aso da questa notte potrebbe forse avere un nome e un cognome. In serata, infatti, i carabinieri hanno bloccato e denunciato un ragazzo che sarebbe finito nella rete delle telecamere, meglio dire foto-trappole, di quelle utilizzate per la caccia di animali. In questo caso, per la caccia all’uomo. Nei giorni scorsi, oltretutto, si erano accesi alcuni focolai in zona Li Grotti. E così le indagini si sono strette a cerchi concentrici fino a quando, questa sera, nel mirino è finito il ragazzo.  A contribuire significativamente al fermo del presunto piromane, da parte dei carabinieri, un ragazzo e un uomo, due cittadini, due esperti cacciatori, D.V. un 29enne del posto e F.L., un 43enne di Lido di Fermo, che grazie a precise tecniche di mimetismo, lunghi appostamenti sono riusciti ad imprimere un significativo giro di vite nelle ricerche.

Il sindaco Lucio Porrà

A dare la notizia del fermo è direttamente il sindaco di Montefiore dell’Aso, Lucio Porrà dal suo profilo Facebook. Proprio il primo cittadino, estenuato dagli atti incendiari, quest’estate ha messo una taglia sul piromane: “Brillante operazione, concordata con le forze dell’ordine e un gruppo di cittadini di buona volontà, preso e denunciato alla autorità giudiziaria il (presunto) piromane che ha tenuto in apprensione il nostro territorio. Grazie ai carabinieri, ai vigili del fuoco, alle giacche verdi, ma in particolare ai ragazzi che presidiando la zona sono riusciti ad individuare il soggetto. Grazie”.

 


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