Bimbo cade in piscina, gravissimo
La nonna: “Sembrava morto, ora
è in coma farmacologico”

PENNA SAN GIOVANNI/FERMO - Il piccolo era sfuggito al controllo della donna ed è poi caduto in acqua. Dopo la rianimazione guidata dalla centrale del 118 è stato portato in eliambulanza all'ospedale di Torrette, ad Ancona. "Adesso è al Salesi, il battito è ripreso ma devono valutare se ha subito danni cerebrali"

La piscina dove è caduto il piccolo

 

 

 

di Gianluca Ginella

Bambino di 22 mesi cade in una piscina coperta dopo essere sfuggito al controllo della nonna. E’ successo a Penna San Giovanni, in contrada Biordi, intorno alle 13. La donna ha trovato il bambino che galleggiava sulla piscina. E’ stata lei stessa a iniziare le operazioni di rianimazione guidata dagli operatori del centralino del 118. Il piccolo, che in un primo momento non dava segni di vita, ha avuto una ripresa del battito ed è stato trasportato all’ospedale di Torrette, ad Ancona. Le condizioni del piccolo sono gravissime, è in coma farmacologico. Questa mattina il bambino, residente a Fermo, si trovava insieme alla nonna che lo aveva portato in contrada Biordi dove la donna ha una casa che al momento è disabitata perché danneggiata per via del sisma. La donna doveva occuparsi di fare un controllo e prendere alcune cose. «Il bambino stava giocando al pianoterra con le macchinine, io sono salita al piano superiore, tempo due o tre minuti e sono scesa e non c’era più – racconta la nonna, 57 anni -. Mi sono subito allarmata. D’istinto sono andata verso la piscina a cercarlo, anche se non si trova vicino alla casa. Una volta lì ho notato che il telo che copre la piscina era intatto e non mi sono avvicinata di più e sono tornata in casa a cercarlo. Però non riuscivo a trovarlo». Alla fine la donna è tornata alla piscina ed è stato allora che ha notato un braccio del piccolo che spuntava da sotto al telo. «Mi sembrava morto, non respirava» racconta. La donna ha chiamato subito i soccorsi. Ed è cominciata la corsa per salvare la vita al piccolo. Mentre dalla centrale del 118 davano alla donna indicazioni per salvare il nipotino, sono partite ambulanza e automedica del 118. Disperata la situazione per il bambino che non dava segni di vita. Le operazioni di rianimazione, della nonna prima e degli operatori del 118 giunti sul posto poi, hanno fatto sì che riprendesse un seppur flebile battito cardiaco. Il bambino alle 14 è stato poi caricato sull’eliambulanza, nel frattempo giunta in zona, che ha trasportato il piccolo all’ospedale di Torrette, ad Ancona. «Mio nipote è stato portato in rianimazione, il battito del cuore è ripreso ed è in coma farmacologico. I medici devono vedere se ha avuto danni cerebrali –  dice la nonna -. Ora si trova al Salesi. E’ una mazzata, ancora non mi sembra vero che sia successa una cosa del genere. Cinque ore fa stavamo sotto il pergolato. E’ stato un attimo». La prognosi del bambino è riservata ed è in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Penna San Giovanni che si sono occupati sia di ricostruire quanto accaduto questa mattina, sia verificheranno se vi siano responsabilità in quanto accaduto al piccolo.

(Servizio aggiornato alle 18,40)


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