Il direttore del distretto Vincenzo Rea, il direttore di Area Vasta Licio Livini, il direttore Inrca Gianni Genga
di Nunzia Eleuteri
Un servizio sanitario integrato per il decadimento cognitivo e demenza è stato messo a punto dalla collaborazione tra Asur Area Vasta IV di Fermo e l’Inrca. Dopo la determina n.346 del 18/5/2016, questa mattina la firma del documento Pdta (percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale) da parte dei rispettivi direttori, Licio Livini e Gianni Genga, alla presenza del direttore del distretto sanitario di Fermo, Vincenzo Rea, del dirigente Uoc di Neurologia, Mario Signorino, del dirigente di Geriatria Inrca di Fermo, Demetrio Postacchini, dei coordinatori dell’Ambito sociale XIX e XX e dei coordinatori dei servizi infermieristici e di riabilitazione.
Lo scopo del Pdta è di poter gestire il paziente con decadimento cognitivo/demenza e la famiglia, con un’offerta di servizi socio-sanitari in un’organica integrazione tra strutture.
Grazie al Pdta vengono definiti così i passaggi del percorso affrontare, ottimizzando le risorse e riducendo i disagi tra la prima fase della diagnosi e l’avvio del trattamento, fino alla seconda fase di monitoraggio del malato e la sua periodica rivalutazione.
Un percorso che necessariamente inizia dal medico di famiglia per proseguire attraverso il “centro disturbi centro cognitivi e demenze” e abbracciare tutti gli attori coinvolti nel progetto di integrazione dei servizi: il distretto dell’Area Vasta IV che ha la governance organizzativa, Uoc di Neurologia, Uoc di Geriatria Inrca, servizi sociali, strutture residenziali e semi-residenziali attive (cure intermedie, residenze protette, nuclei demenze e centro diurno Alzheimer). Un progetto importante considerato che la demenza è una delle principali cause di disabilità e disagio sociale nel mondo occidentale e che solo nelle Marche si contano circa 29.000 casi.
Parole pronunciate anche dal dott. Mario Signorino questa mattina:”Ho partecipato per circa dieci anni alle riunioni dell’agenzia sanitaria regionale per arrivare a questo risultato dell’integrazione. Speriamo di avere la forza di mandarlo avanti perché questa è la patologia che ci occuperà maggiormente nei prossimi anni. L’impegno sanitario futuro sarà sempre maggiore per le disabilità”.
Il dott. Demetrio Postacchini ha sottolineato l’importanza dell’obiettivo dell’integrazione per questa malattia così complessa:”Riservare spazi anche alle periferie del territorio (come Montegranaro) è stato strategico e lungimirante da parte dell’Asur poiché si possono offrire i servizi alle famiglie su tutto il territorio. Speriamo di portare avanti questo discorso anche ad esempio in Amandola o comunque nell’entroterra”.
Massima disponibilità e partecipazione hanno testimoniato i coordinatori di Ambito XX, Pamela Malvestiti, e dell’Ambito XIX, Alessandro Ranieri:”Ci sentiamo coinvolti nel Pdta. Vogliamo dare il massimo apporto alle unità operative Inrca e Asur con una programmazione reale sul territorio che sia il miglior servizio a pazienti e famiglie”.
Il direttore Inrca, Gianni Genga ha esternato una riflessione sul fatto che siano le famiglie a rappresentare l’aspetto più preoccupante in quanto non attrezzate né formate per affrontare un percorso così difficile:”Ciò che più preoccupa è proprio questo aspetto sociale. Più ancora di quello sanitario che, invece, pensiamo di poter gestire e sviluppare. Il percorso di integrazione tra Area vasta IV e Inrca sta andando avanti su più fronti e non solo in materia di demenza. Abbiamo difficoltà, certo, ma sono ottimista perché si possono superare a beneficio del territorio. Avere uno staff giovane che si occuperà del Pdta è rassicurante perché significa che non mancherà l’entusiasmo di cercare soluzioni e proporre percorsi innovativi. Non possiamo quindi che essere positivi nel presentare il progetto stesso che da oggi è realtà”.
Soddisfatto anche il direttore Licio Livini per aver portato a termine un percorso iniziato anni fa:”L’obiettivo è sempre quello di un miglioramento e sviluppo continui. Aver raggiunto questo traguardo significa comunque, al contempo, aver delineato anche un nuovo punto di partenza. L’integrazione Area Vasta IV e Inrca non poteva essere evitata nell’ottica del miglior servizio agli ammalati e alle famiglie di questo territorio”.
Il dott. Vincenzo Rea, direttore del distretto, ha concluso mettendo in risalto come il percorso di collaborazione e integrazione sia già attivo attraverso il presidio di Montegranaro, come sede del centro diurno Alzheimer, attraverso Inrca con i servizi di riabilitazione ed infermieristici, attraverso la nuova ala della casa di riposo Sassatelli, come istituto privato, inaugurata sabato scorso (leggi articolo) e altre realtà del territorio che, appunto, sono messe in rete in una logica di interazione a servizio di pazienti e famiglie.
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