RECANATI (MC) – Dopo l’esordio ufficiale di stagione, sfociato nel 2 – 0 di Fano imposto al Teramo nelle logiche di Coppa Italia, in serata la Fermana ha effettuato un test contro i giallorossi recanatesi, freschi di ripescaggio in D. Il match si è chiuso con il risultato di partenza, ai canarini la leggera supremazia ai punti per quanto creato.
IL TABELLINO
RECANATESE 0: Maraglino, Di Maio, Parisi, Arnone, Cipolletta, Colonna, Negro, Lupo, Palumbo, Basso, Braidich. Subentrati: Piangerelli, Rinaldi, Fraternali, Pasquini, Tanoni, Maresca, Monachesi, Papa. All. Potenza
FERMANA 0: Ginestra, Misin, Roma, Grieco, Giampa, Gennari, Da Silva, Urbinati, Akammadu, Acunzo, Ciarmela. Subentrati: Valentini, Clemente, Iotti, Mane, Comotto, Ferrante, Petrucci, Franchini, Cremona, Gasperi, D’Angelo. All. Destro
ARBITRO: Emanuele Trementozzi di Civitanova Marche (MC)
LA CRONACA
Rispetto alla gara contro i biancorossi abruzzesi mister Flavio Destro ha mischiato le carte, probabilmente per tastare polso, carattere e valori tecnico – tattici a tutti gli effettivi della rosa, soprattutto in capo dei nuovi arrivati. Ne scaturiva così un 11 marcatamente diverso rispetto a quello che ha battuto il collettivo di mister Antonino Asta.
Parteva forte la Fermana. Dopo una manciata di minuti c’era lo spunto di Akammadu che, recuperando palla in mediana, partiva alla volta del bersaglio grosso. Tiro dal limite, deviato in angolo dal numero uno di mister Potenza. A cavallo della mezz’ora ecco il colpo di testa per i recanatesi ad opera di Palumbo, l’estremo canarino Ginestra si dimostrava portiere di livello qual è. A ridosso della fine del primo parziale, ancora una volta Palumbo a rientrare in cronaca, con una girata da posizione interessante e sfera di poco a lato.
Si ripartiva, ma sul fondo di gioco le emozioni fornite dalla ripresa latitavano. Da segnalare la discesa di Iotti a sfornare un traversone dalla sinistra impattato bene da Franchini senza, però, la mira adeguata. Al 32′ grossa occasione per la Fermana. Calcio a due in area leopardiana, sul punto di battuta andava Petrucci ma a trovare solo la classica selva di gambe difensiva. 6′ dopo D’Angelo leggeva bene a speculare un disimpegno della difesa di casa. Sfera sui piedi dell’eclettico esterno che calciava da dentro l’area sulla traversa, regalando di fatto agli spettatori l’ultima emozione della serata. Di li a poco arrivata così il triplice fischio del signor Trementozzi di Civitanova Marche.
Paolo Gaudenzi
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati