La polizia sul luogo dove è stato fermato il 26enne
di Giorgio Fedeli
Il rapinatore all’arrivo in tabaccheria
Da un’escoriazione su un braccio all’abbigliamento a ‘cipolla’, dalla bici usata per scappare fino a quell’andatura quasi ‘saltellante’. Lunga la lista dei dettagli che non sono sfuggiti agli occhi attenti degli investigatori della polizia del commissariato di Fermo, guidato dal vicequestore Leo Sciamanna, e dei carabinieri intervenuti questa mattina nella tabaccheria assaltata. Morale della favola, una volta acquisite le immagini della videosorveglianza della rapina a mano armata alla tabaccheria di via Umberto I (leggi l’articolo), e raccolte alcune testimonianze oculari, gli agenti del commissariato hanno rapidamente chiuso il cerchio su un 26enne di origini russe ma naturalizzato italiano che potrebbe essere responsabile anche dei colpi messi a segno ieri mattina tra Casette d’Ete e Casabianca (leggi l’articolo). Andiamo per ordine con i dettagli.
Il rapinatore durante il colpo. Si nota lo strano rigonfiamento alle gambe
Il primo: i poliziotti hanno notato che quel rapinatore, nell’arrivare in tabaccheria non appoggiava bene i piedi a terra, e infatti il sospettato ha delle piaghe ai piedi. E ancora, ha un’escoriazione a un braccio. E anche questo coincide con il sospettato.
E ancora, è vestito in maniera anomala, ‘a cipolla’ si direbbe. Ossia sotto all’abbigliamento a vista ha altri indumenti. In modo tale da liberarli del primo “strato” una volta concluso il colpo. Manco a farlo apposta anche ieri i poliziotti, dopo la rapina a Casabianca, ha rinvenuto nella Fiat 500 rubata e usata dai ladri, dei capi d’abbigliamento, un primo strato, appunto. Uno più uno più uno. Morale della favola.
La polizia in azione
Pochi minuti dopo la rapina i poliziotti si sono recati in un bar in zona Ferro di Cavallo. E lì hanno prima trovato la bici usata dal malvivente per scappare (stesso colore, nero, stessa conformazione della canna, stessi danni al parafango anteriore), e poi il sospettato che, dai filmati di alcune telecamere in zona, risultava essere arrivato proprio in sella a quella bici.
I carabinieri
Tanti elementi, dunque, che hanno indotto i poliziotti con in testa Sciamanna a sospettare di quel russo naturalizzato italiano che così, a seguito di un’indagine lampo condotta dai poliziotti con assoluta rapidità e meticolosità, è stato accompagnato in commissariato per gli accertamenti di rito. Per il momento il giovane, in attesa degli sviluppi investigativi e giudiziari, è in stato di fermo.
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