Maltratta la madre convivente e tenta di colpirla anche dopo l’intervento dei carabinieri: arrestato un giovane di circa 30 anni di Porto Sant’Elpidio. Oggi il Gip ne ha disposto la custodia in carcere.
“Prosegue, inesorabile, l’attività dei carabinieri della compagnia di Fermo guidati dal tenente colonnello Nicola Gismondi. L’altra sera a Porto Sant’Elpidio, i carabinieri della locale stazione, coordinati dal luogotenente Corrado Badini e dal maresciallo maggiore Federico Morelli, su attivazione tempestiva della centrale operativa di via Beni a Fermo, sono intervenuti presso l’abitazione di una donna di circa 60 anni, vittima di ripetuti maltrattamenti e violenze in famiglia”. E’ quanto fanno sapere dalla compagnia dell’Arma di Fermo.
“Anche al momento dell’arrivo dei militari, il figlio convivente di circa 30 anni, già noto alle forze dell’ordine, preso dai fumi dell’alcol ed in uno stato di grave alterazione psicofisica – raccontano i carabinieri – era impegnato nell’azione sistematica di distruzione del mobilio dell’abitazione, e di aggressione verbale e fisica nei confronti della donna. Il giovane, addirittura, con un frammento del mobilio distrutto, aveva già provocato una piccola lesione sullo zigomo della madre.
Il tempestivo intervento dei militari, che si sono frapposti tra l’esagitato e la madre terrorizzata, hanno impedito che le sue azioni potessero giungere a più gravi conseguenze.
Nonostante ciò, il giovane è tornato ripetutamente ad inveire contro la donna, cercando di colpirla nuovamente, bloccato, con non poca fatica, solo dai militari ai quali ha opposto una viva resistenza nel tentativo di vincere la loro azione di placcaggio, per tornare a colpire la madre e lanciando minacce all’indirizzo dei due militari, per farli desistere dal loro intervento.
Fortunatamente l’azione combinata e decisa dei due carabinieri, ha messo fine alle velleità di violenza del giovane, che finalmente è stato reso inoffensivo per sè e per gli altri, e poi subito dopo, accompagnato presso la caserma di Porto Sant’Elpidio, dove è stato dichiarato in stato di arresto per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, danneggiamento, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Dopo le formalità di rito, e passati i fumi dell’alcol, il ragazzo è stato accompagnato presso la casa circondariale di Fermo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Oggi, il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Fermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha condiviso pienamente le risultanze investigative raccolte dagli uomini dell’Arma, ha convalidato il provvedimento di arresto e sul conto del giovane, valutata la gravita della sua condotta, ne ha disposto la custodia in carcere.
Il tempestivo intervento dei carabinieri ha finalmente posto fine ad una situazione di pericolo per la donna, con l’auspicio che il tempo trascorso nella stanza di detenzione porti consiglio al giovane. La professionalità evidenziata dai carabinieri intervenuti sul posto che, con un’energica azione di contenimento, hanno immediatamente neutralizzato l’aggressore procedendo, senza indugio, al suo arresto, ha così restituito alla donna quella tranquillità di cui ogni soggetto ha il diritto di fruire”.
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