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“Effetto Ospedale”, Di Felice e Pistolesi: «Nasce la variante, nuove infrastrutture»

FERMO - L’Assessore all'Urbanistica Di Felice e la consigliera Pistolesi sulla viabilità di collegamento alla nuova struttura sanitaria: «Necessità di realizzare una bretella che collegherà la rotonda di Molini Girola alla rotonda di Nero Giardini e quindi alla Mezzina. Un investimento di 15 milioni di euroi. Se la Variante di Campiglione è il punto centrale del programma di questa Amministrazione, per la spinta allo sviluppo che da una nuova economia dell’ospedale può derivare, la Regione con il nuovo piano infrastrutturale ha fatto la sua parte»
«Il nuovo ospedale provinciale in costruzione a Campiglione ha ispirato la variante urbanistica approvata in maniera definitiva in Consiglio Comunale lo scorso settembre». E’ quanto dichiarano Mariantonietta Di Felice, Assessore all’Urbanistica e Sara Pistolesi, consigliera comunale e coordinatrice del Tavolo di lavoro su Campiglione-Molini.
«Abbiamo ridisegnato questa parte della città, semplificando le modalità attuative per le nuove costruzioni, incentivando la riqualificazione dell’esistente e soprattutto introducendo una nuova viabilità. Infatti, confrontandoci con imprenditori, cittadini, amministrazioni dei Comuni limitrofi, tutti hanno evidenziato la mancanza di infrastrutture come il punto debole per lo sviluppo dell’entroterra fermano. L’Ospedale inoltre dovrà essere facilmente raggiungibile senza congestionare ulteriormente gli insediamenti di Campiglione e Molini».

Mariantonietta Di Felice

Di qui la necessità di realizzare una bretella che collegherà la rotonda di Molini Girola alla rotonda di Nero Giardini e quindi alla Mezzina, passando a monte del centro abitato. «Un investimento – ricordano Di Felice e Pistolesi – di 15 milioni di euro, soldi già previsti nel bilancio regionale, da spendere quindi. Se la Variante di Campiglione è il punto centrale del programma di questa Amministrazione, per la spinta allo sviluppo che da una nuova economia dell’ospedale può derivare, la Regione con il nuovo piano infrastrutturale ha fatto la sua parte. Sono 54 i milioni stanziati anche per collegare il casello di Porto Sant’Elpidio con S. Marco alle Paludi e il ponte sul fiume Tenna e per completare l’ampliamento della Lungotenna già avviato».

Sara Pistolesi

«Un progetto – concludono Di Felice e Pistolesi – che riproietta Fermo verso l’entroterra e allo stesso recupera tutte le potenzialità dei centri collinari e montani, riconducendole nell’ambito della provincia e non fuori da essa. Si rafforza così la costa nord e tutta l’area del bacino del Tenna».

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