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Prostituzione nigeriana e furti,
Terrenzi gioca le sue carte:
“Vogliamo stare nel database interforze”

alessio terrenzi

Il sindaco Alessio Terrenzi

Furti, rapine, e anche la prostituzione nigeriana che da tempo ormai ha preso piede a Bivio Cascinare. Problemi che, inevitabilmente incidono sulla percezione di sicurezza che hanno i cittadini, nonostante il lavoro, l’impegno, e sì, anche i risultati, delle forze dell’ordine. Nel mezzo lui, Alessio Terrenzi, che da primo cittadino si trova tra l’incudine e il martello. Sì perché se da una parte è un cittadino che, anche se èrimo, vive il problema, dall’altra è la più alta istituzione comunale e quindi soprattutto a lui i conterranei chiedono di risolvere i problemi, a partire proprio dalla sicurezza. Lui le questioni le conosce, lavora in simbiosi con la Municipale, e promette anche di tornare in pressing sulla prefettura. Cosa centra l’ufficio territoriale del Governo? Centra se si rispolvera il piano sicurezza. E Sant’Elpidio a Mare, con in testa proprio Terrenzi, vuole essere nella lista.

Il questore Della Cioppa ed il prefetto Di Lullo

Il questore Della Cioppa ed il prefetto Di Lullo

Partiamo subito col ricordare che prima delle ferie abbiamo avuto un incontro sulla sicurezza, abbiamo parlato di furti, di prostituzione, di incendi. Ho preso parte a un’assemblea pubblica in cui avevo promesso che avrei richiamato i carabinieri. L’ho fatto. Un invito a tornare a discutere di sicurezza. E sì, torneremo dal prefetto per parlare del piano. Sant’Elpidio a Mare tagliata fuori? No, no!“.

Terrenzi conosce bene anche il problema della prostituzione nigeriana: “A Bivio Cascinare, come no. Da alcune zone di Porto Sant’Elpidio le prostitute iniziano a spostarsi verso Sant’Elpidio a Mare. Già è molto tenerle lontane dal centro. Comunque noi stiamo facendo tutto il possibile sulla sicurezza. Abbiamo istallato 52 telecamere di ultima generazione nei punti più sensibili della città, dalla Faleriense a Cretarola, da Brancadoro alle scuole Capoluogo, Cascinare, Casette e Piane di Tenna. Sono telecamere ad alta risoluzione che oltretutto monitorano i punti di entrata e di uscita dalla città. Segnalano anche targhe di veicoli rubati. E poi stiamo lavorando per essere inseriti nella banca dati interforze Sdi dove oggi ci sono solo 7 Comuni. E non ci fermeremo solo a quelle 52, le incrementeremo. Sì certo, registriamo anche furti in case e aziende. Ma vediamo anche il gran lavoro e i risultati delle forze dell’ordine. Proprio per questo la loro costante presenza sul territorio è vitale. Per questo torneremo a parlare con il prefetto“.

Giorgio Fedeli


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