FERMO – Non è una bella settimana per il calcio sul Monte Titano: la Nazionale di San Marino subisce due sconfitte e 8 gol in tre giorni, mentre la squadra della capitale perde a Fermo e resta inchiodata nei bassifondi. Tutt’altro clima sul Colle Sabulo, dove in casa gialloblù per la posizione di vertice della squadra canarina si respira aria di gioia e soprattutto di speranza dopo anni di delusioni cocenti.
Con questo spirito sono ripresi gli allenamenti al “Bruno Recchioni” per la Fermana, e come al solito l’allenatore Flavio Destro fa il punto della situazione. In casa la sua squadra ha vinto due partite per 1 – 0, sbloccandole nella ripresa, mentre fuori ha realizzato 4 reti a Civitanova e 5 a Chieti, tutto ciò porta a pensare ad profilo più fertile in trasferta. Anche dopo il gol del vantaggio tra le mura amiche l’undici di Destro ha prodotto tante occasioni senza però riuscire a chiudere l’incontro.
“I numeri dicono questo – commenta il tecnico gialloblù – però io credo nelle cifre fino a un certo punto. Abbiamo incontrato due squadre che ci hanno messo in difficoltà non dandoci spazi, magari fuori casa avendone di più ampi c’è la possibilità di sfruttare meglio le caratteristiche dei nostri giocatori. Sul cinismo invece dobbiamo migliorare molto. Come ho già ripetuto più volte, bisogna sfruttare le situazioni che, per merito nostro o demerito degli avversari, ci creiamo, perché altrimenti tenere il risultato in bilico fino alla fine può esporci al rischio che un episodio sfortunato vada a compromettere quanto di buono fatto fino a quel momento”.
Poi il trainer si sofferma su Molinari che non è sceso in campo dal primo minuto ed è rimasto a sedere in una panchina “di lusso” assieme a Mariani, Margarita, Omiccioli e Forò.
“Non ho mai parlato dei singoli, non lo faccio neanche in questa situazione. In alcuni casi si sarebbe potuto servire il compagno messo in posizione migliore, ma in una certa misura ci sta da parte di un attaccante il peccato di cercare il gol personale. In settimana valuto globalmente la situazione e gli stati d’animo: anche a fronte di una botta abbastanza forte ricevuta in settimana ho ritenuto opportuno fare questa scelta in avanti. Sono consapevole e mi dispiace moltissimo mandare in panchina ognuno dei miei giocatori, perché tutti meriterebbero, ma in campo ne posso mandare solo undici. Un calciatore non può non dispiacersi quando non gioca, è normale ed è giusto, perché vuol dire che ci tiene e che ogni allenamento darà il massimo per convincermi di meritare il posto”.
Infine il coach gialloblù parla della prossima avversaria, il Monticelli. Fu la sua prima partita con la Fermana, ad Ascoli; i fermani vinsero 0 – 3 al Del Duca e da lì cominciò una cavalcata esaltante che non sembra ancora fermarsi.
“Io credo che ogni allenatore quando inizia un’avventura con una squadra ha l’obiettivo di ottenere il massimo – afferma Destro – L’anno scorso ci siamo andati molto vicino vincendo 7 gare sulle 8 disputate: è uno score difficile da ripetere. In questo campionato è difficile vincere una partita, figuriamoci ripetere un trend così positivo. Posso però assicurare che domenica dopo domenica ce la metteremo tutta. Il Monticelli ha una classifica bugiarda: a Vasto stava vincendo ed è stata raggiunta nel finale con un rigore dubbio, ha pareggiato con Castelfidardo, Civitanovese e San Marino. E’ una squadra che difficilmente si fa sorprendere e che ha sempre fatto ottime prestazioni”.
Infine il mister commenta la prima panchina saltata, quella del Matelica, dove Clementi sarà sostituito da Mecomonaco. “Quando un allenatore viene esonerato dispiace sempre anche perché sono passate solo sei partite, ma non conosco cosa sia successo e non giudico – afferma nel merito – E’ un calcio in cui si è sempre in mezzo alla pressione dei risultati. Gli subentra un altro collega, ma è normale che nell’occasione il primo pensiero vada a chi lascia. Piena stima a Clementi, ottimo tecnico e bravissima persona”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati