Francesco Pavoni
Il coordinatore comunale di Fi, Francesco Pavoni, non fa cadere nel vuoto il canto del cigno dei proprietari del Novecento che hanno puntato l’indice contro i lavori in piazza Matteotti (leggi l’articolo). E scatta la proposta all’amministrazione comunale: “L’allarme lanciato dai gestori del Caffè 900 non può essere trascurato soprattutto perché raccoglie tacitamente il disagio di tutti gli esercizi commerciali che subiscono le conseguenze della chiusura del centro città a seguito dei lavori di rifacimento della piazza. Nulla quaestio sul merito delle opere, è una scelta amministrativa, riservandoci comunque di valutare i lavori una volta terminati, ma il problema rimane nel metodo di attuazione. Non può essere chiusa una piazza per un periodo così lungo rischiando di mettere in bilico l’attività degli esercizi commerciali presenti, o di quelli legati alla viabilità secondaria pure compromessa. Non possiamo permetterci il lusso di veder chiudere le attività commerciali che già arrancano per la crisi. Sarebbe come spegnere il centro città portandolo alla desolazione.
I lavori in corso davanti al Novecento
Se non fosse per i negozi del centro che ravvivano l’ambiente, Porto San Giorgio un centro non lo avrebbe. Certo per l’amministrazione di sinistra, ancora ancorata ai vecchi stereotipi, il fallimento di un’attività imprenditoriale forse è una vittoria, altrimenti avrebbe agito diversamente sul metodo di esecuzione dei lavori. Purtroppo a pagarne le conseguenze, soprattutto sotto il profilo economico, sono gli esercenti del centro allora perché non pensare a risarcirli attraverso sgravi su tasse comunali come: occupazione del suolo pubblico o tassa rifiuti? D’altra parte si penalizzano per la realizzazione di un’opera pubblica della quale tutta la collettività se ne avvantaggia.
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